La pronuncia è molto semplice ed molto importante saperla, e sapere quando in tv, ahimè, steccano di brutto
le prime due cose da sapere per iniziare sono:
1) le
consonanti si pronunciano all'inglese
2) le
vocali all'italiana
Le vocali in giapponese possono essere raddoppiate:La pronuncia è semplicemente un poco più lunga. Spesso avrete visto parole con un trattino sopra la "o" o altre vocali (la "o" di benkyo, quelle di Tokyo, la prima "o" di shojo). Dimenticatevi il trattino, è fuorviante. Allo stesso modo dimenticate la trascrizione che prevede il semplice raddoppio della vocale, non è sempre valido.
I giapponesi hanno un loro modo di trascrivere i kanji e di raddoppiare le vocali, per cui useremo quello:
1.
a,
i,
u vengono raddoppiate scrivendo
aa,
ii,
uu.
Es. Suzumiya Haruhi no Yuuutsu (
涼宮 ハルヒ の 憂鬱 )--> il furigana degli ultimi due kanji è
ゆううつ , ovvero yu-u
|u-tsu : "malinconia".
(NB: negli esempi in romaji, il simbolo "
|" divide i kanji, il "-" divide i kana).
2.
e viene raddoppiata scrivendo
ei, se mi trovo
a fine parola.
Es.
sensei va letto
sensee, i kanji sono
先生 , letto
せんせい , ovvero se-n
|-se-i : "maestro".
3. la
o si raddoppia scrivendo
ou, come in sh
oujo (
少女 , しょうじょ , sho-u
|-jo, ragazza) o in
Touky
ou (
東京 , とうきょう , to-u
|kyo-u ,Tokyo),
4. solo
molto raramente, in poche parole che impareremo man mano,
la "o" raddoppia con la doppia "o":oo, come in
ookii (
大きい , おおきい , o-o
|ki-i, grande) e
Oosaka (
大阪 , おおさか , o-o
|sa-ka, Osaka).
La pronuncia giapponese per un italiano è terribilmente semplice: hanno molti meno suoni di noi e, rispettando l'alternanza consonante vocale, rappresenta una delle lingue con la pronuncia più semplice per un italiano (forse pure più dello spagnolo!).
Vediamo quelle che sono forse le uniche difficoltà di pronuncia per noi:1. La "
u" (NON lunga) a fine parola,
non si pronuncia dopo la "s",
p.e.
です =
de-su, si pronuncia
des,
ございます =
go-za-i-ma-su, si pronuncia
gozaimas.
Posso immaginare cosa passi per la testa a chi ha visto Rozen Maiden o certi anime con ragazzine... spesso dicono "DESU" o anche "desùù"... E' solo un vezzo carino per le ragazze: vi confermo che la "u" a fine parola non si pronuncia.
2. La "
u" (NON lunga) spesso risulta poco pronunciata anche nella parola. Per la precisione si dice che è
semimuta se si trova tra due di queste consonanti sorde
k,
s,
sh,
t,
ch,
h,
f, e
p.
Vediamo un ESEMPIO che interessa la "u" semimuta e il raddoppio della "e". La parola
gakusei (in kanji:
学生 ;
in kana:
がくせい ); la sua pronuncia è più o meno
gaksee... non è che la "u" e la "i" proprio non ci siano... sono solo semi-mute... vabbè, potete anche non pronunciarle e stop... Però promettete di guardare molti anime e cercare di ripetere il suono!
3. anche la "
i" sarebbe semimuta tra due delle consonanti sorde viste nella regola 2. Ricordatevi che la i va pronunciata poco o niente se si trova tra "
sh" e "
t" o tra "
sh" e "
tsu", e
a volte se è tra
sh e
k, come in "
yoroshiku".
Un ESEMPIO perfetto è l'espressione che ogni bravo studente dice entrando in sala professori o salutando un insegnante (se sta andando via).
Quest'espressione equivale preciso preciso al nostro "...con permesso..." ed è:
失礼します , in kana
しつれいします, in romaji il famoso
shi-tsu-re-i shi-ma-su, che va pronunciato
shtsureeshimas. Insomma la prima i non si sente, la seconda serve a raddoppiare la e, la terza si pronuncia. "
Shimasu" è il verbo "
fare", mentre "
shitsurei" significa "
scortesia", per cui entrando in un ufficio, o congedandovi da qualcuno, dovete dichiarare "
sto facendo una scortesia...". E' sottinteso che lo sapete e che vi dispiace, ma non potete farne a meno...
"
Shitsurei, ne?!" lo trovate spesso detto dal vecchiaccio ricco e snob o dalla signorina di buona famiglia snob e/o tsundere, come a dire, in tono di rimprovero "Che scortesia!" o "Questa è una vera scortesia, no?!"
4. Quando ho
due vocali di seguito (esclusi i casi del raddoppio, p.e. ae, ai, au, ei (non a fine parola, p.e. in seinen = la maggior età), oi, ecc... vanno pronunciate
calcando sulla prima vocale e attenuando la seconda vocale.
La pronuncia delle semivocaliLa
y e la
w giapponesi sono
semi-vocali.
1. La
y forma solo le sillabe
ya,
yu e
yo, lette
ia,
iu e
io. I due suoni (i + a/u/o) si sentono belli staccati. In italiano si parla di iato.
2. La
w può essere seguita da
a e da
o, dando
wa e
woLa sillaba
wo si sente pronunciata molto di rado... mi è capitato di distinguere la w in wo, sentendo "uo" solo in qualche canzone e nella parlata "un po' all'antica" di Kyouto. Spesso sui testi trovate scritto (w)o, e molti dicono di pronunciare solo "
o", magari un po' chiusa come in "pozzo" (sentite la differenza tra "ostrica" e "pozzo"?)
La
wa si trova con una bella "
u" piena in parole come
wakaranai,
wakatta (non capisco... ho capito), ma mooolto attenuata in rari casi.
Un ESEMPIO lo avete sicuramente sentito tutti! Andiamo! Cosa urla la ragazza durante la prova di coraggio estiva? KOAAAIII!!! Cioè ha visto qualcosa di spaventoso, quindi ha paura e quindi corre ad aggrapparsi al ragazzo... ehm... vabbè...
Problemino:
koai = spaventoso
koai = collega più giovane (il contrario di senpai)
possibile? In questo caso no!
Abbiamo
怖い , こわい, scritto
ko-wa-i che significa spaventoso,
mentre per dire collega più giovane scriveremo
ko-u-ha-i, cioè
こうはい.
Curiosità KANJIA chi piacciono i kanji? ecco una buona occasione per vederne qualcuno...
I termini SENPAI e KAOUHAI
Kouhai è
後輩, in kana
こうはいmentre
senpai è
先輩, in kana
せんぱい.Come potete vedere il secondo kanji è lo stesso (-pai è una modifica fonetica di -hai): è il kanji di "tomogara" (tomogara è
輩 ,
ともがら ) e significa compagno, collega.
Il kanji letto
kou è lo stesso di "
ato" =
dopo. Un compagno che arriva dopo è un compagno più giovane (o con meno esperienza...).
Il kanji letto
sen è lo stesso di "
saki" = prima... ed è lo stesso di "
sensei", che in effetti, rozzemente tradotto significa "
nato prima". E se uno è nato prima, ha sempre qualcosa da insegnarci, quindi significa "maestro".
Altro uso di sen? Se letto saki, è il kanji di "o-saki ni!" che è quel che si dice andando via prima di qualcun altro dal posto di lavoro (anche se magari sono le 11 di sera e quelli sono gli unici deficienti rimasti in ufficio, il primo dirà "(vado via) prima..
La pronuncia delle consonantiQui la farò breve:
-
sh come in scena o shampoo
- la
g è sempre dura come in gara. Quindi gi e ge si leggono ghi e ghe
- la
ch è una c dolce. Quindi chi, cha, cho e chu si leggono: ci, cia, cio, ciu
- la
h va aspirata (senza esagerare).
- la
f si trova solo prima di
u.
Fu va pronunciato quasi come in italiano: provate a dire "fu" varie volte, vedrete che appoggiate i denti davanti sul labbro inferiore. Ecco, sforzatevi di non farlo! Verrà una via di mezzo tra f e h... Ascoltate una mamma o moglie che ha preparato il bagno (ofuro), dirà: "ofuro dekitayo!" = "il bagno è pronto!". E la f si sentirà proprio poco...
Infine
- la temutissima
r.
NON è vero che i giapponesi usano la L al posto della R! Anzi! Hanno
SOLO la R e se devono scrivere la parola italiana Luna, scrivono e dicono Runa (vedi Seto no Hanayome!), per LOLI scrivono RORI e così via...
Solo che...! c'è un "ma!":
la loro R è detta monovibrante. Provate a tenere a lungo la lettera R, dicendo "rrrrrrrrr". Sentite come vibra sul palato la lingua? Ecco un giapponese la fa vibrare una volta sola. Provateci... e casomai rinunciateci. Fate finta d'avere un difetto di pronuncia (io nn ho bisogno di fare finta XD l'ho sempre detto che sn giapponese XD)
RADDOPPIARE UN SUONOIl raddoppiamento delle vocali lo abbiamo visto, ma quello delle consonanti?
L'unica consonante "libera" in jap è la "
n": ci sono sia le sillabe na ni nu ne no, sia la consonante da sola (
ん in hiragana e
ン in kana).
Raddoppiare la
n, quindi, è facile, ma le altre?
Si usa un piccolo "
tsu" scritto prima della sillaba la cui consonante va raddoppiata.
N.B. "
tsu" in hiragana è
つ e in katakana è
ツ quindi scriverò
っ e
ッ.
Es. Una parola che avrete sentito tutti:
gakkou, cioè
scuola, in kanji è
学校 , in kana è
がっこう.
Quali consonanti raddoppiano così in giapponese?
La
k, la
s (e sh), la
t (e ch) e la
p.
Nel
katakana si possono raddoppiare anche
g,
z,
d,
b e
j.
Anche i kanji si raddoppiano! A volte si riscrive il kanji, ma per maggior praticità/velocità si può usare il "ditto" (almeno in un libro in inglese aveva questo nome).
P.e. la parola tabitabi che vuol dire spesso è scritta
度々 ,
mentre hitobito che significa gente (hito è persona) è
人々.
Giusto perchè lo sappiate anche un kana può essere raddoppiato in modo simile. Si usa però una specie di apostrofo tipo quello nel kana di "ka"
か, o un apostrofo con delle virgolette come nel kana di "ga"
が .
Se però non si scrive in orizzontale, ma alla maniera giapponese classica, allora si userà un simbolino che sembra un segno di minore, ma un po' più largo tipo il kana di "ku":
く.
LA PUNTEGGIATURAE' molto limitata:
la virgola è detta "
ten" ed è tipo la nostra, ma nell'altra direzione: "
、" . Il punto è detto "
maru" (un modo per dire "cerchio" e a volte "zero") ed è rappresentato così "
。"
COMINCIAMO A IMPARARE L'HIRAGANA!Il 90% dei testi obbliga lo studente a imparare immediatamente hiragana e katakana e solo dopo comincia a fare lezione. Noi cominceremo a fare lezione usando il romaji (ovvero i caratteri latini), anche se vi affiancherò l'hiragana e pochi kanji importanti o curiosi, e nel frattempo verremo imparando l'hiragana un po' alla volta.
Piccola nota, se non ci fate su un po' d'esercizio, non lo imparerete mai: non basta leggerlo, dovete trascriverlo, come ogni bambino delle elementari, tipo
A I U E O
A I U E O
...
Notate che questo che seguiamo è l'ordine "alfabetico" giapponese (l'ordine dei kana nel loro sillabario) e quindi l'ordine in cui si trovano le parole in un buon vocabolario giapponese-italiano, come quello della shogakukan.
Cominciamo:
Le vocali sono, nell'ordine:
あ い う え おA I U E OLa serie della
K è:
か き く け こ
KA KI KU KE KOLe "virgolette" che abbiamo visto prima, in grado di trasformare il suono "ka"
か in "ga"
が ritornano per molti altri suoni, come vedremo facendo l'hiragana. Si chiamano "
nigori".
Vediamo ora la serie "
g" che è il risultato della "sonorizzazione" della
k.
L'unica differenza è il nigori!
GA GI GU GE GO --> が ぎ ぐ げ ごVi ricordo che la pronuncia italiana di questi segni sarà ga, ghi, gu, ghe e go!
[Hontou ni Arigatou Gozaimasu Nii-nii sensei
]
Edited by AYAME.SAN - 20/4/2009, 14:49