Il Bazar di Mari - manga, anime, Giappone

LEZIONI DI GIAPPONESE

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icon1  view post Posted on 13/4/2009, 22:06     Top   Dislike

bazarino cavaliere

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il giapponese è una lingua:

- polisillabica
- SOV (soggetto Oggetto Verbo)
- agglutinante (le parole sono costutuite dall'unione di + piccole parole indivisibili)

La maggior parte delle lingue asiatiche (di + il cinese) e africane sono lingue sillabiche o meglio tonali (variazioni di tono a una sillaba determina il significato), una sillaba in un certo tono vorrà significare una cosa, la stessa sillabe in un altro tono ha un altro signicato) [O_O terribile....]
Il giapponese però per esprimere un qualsiasi significato usa una parola composta da + sillabe (polisillabica) come l'italiano.
Es. ta-vo-lo è tsu-ku-e quindi nn con un sillaba pronunciata in un modo!

E' una lingua SOV cioè che l'ordine delle frase segue quest'ordine : Soggetto- Oggetto- Verbo ...+ semplice che in italiano e nelle lingue europee!
di conseguenza nn vi tocca cercare il verbo ma sapete già che è alla fine della frase!!

Agglutinante....è una caratteristica inevitabile per una lingua che usa ideogrammi, ma nn è tonale...
Esempio:
tanoshi-i ------- > piacevole
tanoshi-ku -----> piacevolmente
tanoshi-mi --------> piacere, divertimento
tanishi-mi-ni --------> con piacere
tanoshi-mu ----------> divertirsi
tanoshi-maseru --------> divertire, rallegrare
Qua dovete solo notare che c'è una radice e dei suffissi che vengono aggiunti, cambiando il significato grammaticale della parola.

Le parti + importanti del discorso in giapponese avranno una radice in cui saranno presenti uno o + kanji.
Le frasi vanno tradotte a senso, cioè a secondo della situazione in cui si trova...in giapponese , l'opera di traduzione è facile grazie ai KANJI possiamo farla all'interno della parola stessa..
per esempio: se si dovesse tradurre a senso la parola "shuumatsu" dal romaji sarebbe difficilissimo... ma se sappiamo che il kanji di "shuu" significa "settimana" e quella di "matsu" significa "fine" nn ci vorrebbe molto a capire che "shuumatsu" significa "week-end /finesettimana"

SCRITTURA

KANJI
il significato di kanji nn è quello di "ideogramma" (disegno che rappresenta un idea) ma quello di "sinogramma", ovvero carttere, segno cinese...Han è il nome di una dinastia cinese, cn cui i giapponesi indicavano la Cina tanto tempo fa (il termine poi divenne "Kan") e "ji"significa carattere. scritto in kanji:

kanjind7

I kanji esprimono il concetto che sta alla base della parola
Es. "piacere" e "divertirsi" contengono lo stesso kanji "tano" che indica uno stesso concetto comune ai 2 termini... "musica" è scritto con i kanji di "suono" e "piacere" = musica!
avrete inoltre notato che in alcuni anime i personaggi presentandosi specificano il significato del loro, questo grazie ai kanji..

nella loro scrittura ciò che nn è un kanji è un kana

HIRAGANA

l'hiragana, serve per scrivere i suffissi, le congiunzioni, le "pre"posizioni
Hiragana (hira + kana) significa carattere (prestato) d'uso comune... E' il nostro corsivo ed è per questo che ci è arrivato così com'è! Riprendiamo l'esempio , tanoshimi = piacere, divertimento.
Contiene una radice (tanoshi) e un suffisso (-mi): il suffisso -mi ci dice che tanoshi va usato come sostantivo, come nome comune, e non come aggettivo (-i) o come avverbio (-ku) o come verbo (-mu)...
Ad oggi si usa un kanji () per scrivere "tano", un kana () per shi, ed uno () per mi.
Un tempo non era così! shi e mi venivano scritti con dei kanji! A differenza di quanto ho detto, allora avevano anche lo scopo di dare un diverso ruolo da un punto di vista grammaticale alla radice! Ma questo poteva generare mille occasioni di confusione. Così, dalla scrittura veloce del kanji (quella comune, il corsivo, insomma) si giunse a dei tratti semplificati e tondeggianti: i kana dell'hiragana.
- l'esempio fatto ci introduce ad un altro problema importante; prendiamo "tanoshimini", "con piacere". A fine puntata, dopo ogni trailer sentirete dire due cose ogni santa volta "Jikai"...(il titolo del prox episodio)... "otanoshimini!": 次回 ... お楽しみに!
Ji-kai si scrive con i kanji di tsugi (prossima/o; ) e di kai (volta; ), "otanoshimini" invece è il caso di riscriverlo così:
o-tano-shi-mi-ni

Perchè?
- abbiamo un solo kanji, tano, e 4 kana: o, shi, mi, ni.
- "o" è un prefisso, noi non lo traduciamo, perchè si usi lo vedremo poi.
- -shi-mi-ni costituiscono un problema: - shi, abbiamo visto che è comune a tutti i termini dell'esempio, quindi fa parte della radice, perchè, pur non essendo un kanji, non specifica il ruolo grammaticale della parola come fa -mi.
- "ni" è una postposizione, svolge il ruolo di una delle nostre preposizioni (ecco perchè scrivevo "pre"posizione). Dunque cambia il ruolo "logico", dal punto di vista dell'analisi logica cioè, della parola... insomma, trasforma il sostantivo "tanoshimi" in un complemento ("con piacere")
Ma direte voi: "se è come una preposizione, dov'è il problema, è un'altra parola!..." Eh, no... perchè in giapponese si scrive senza spazi.

Dunque per capirci, chiameremo:
- prefisso, il kana che viene prima del kanji
- semplicemente kanji, la parte della radice scritta in kanji
- okurigana, i kana che seguono l'ultimo kanji (ovvero la desinenza -shi-mi di tanoshimi)
- le postposizioni le scriveremo staccate (anche se in giapponese non è così) e le tratteremo come se non c'entrassero proprio con la parola.

Altro uso dell'hiragana è il furigana, una scrittina in hiragana, sopra o a fianco del kanji per dire come va letto. Bè, certo, dovete saper leggere l'hiragana, o è tutto inutile...

KATAKANA

è usato con 3 scopi: esprimere le parole d'origine straniera che ovviamente non hanno un loro kanji! Cose che loro non conoscevano, quando sono arrivate, in tempi "recenti" in giappone... p.e. il "natale", che si dice "ku-ri-su-ma-su". Tenete conto che la u si pronuncia poco o pochissimo in molte situazoni, quindi più o meno... k-ri-s-ma-s. E' chiaro che è un termine ereditato dall'inglese "Christmas", no? Ne volete un altro? Avete visto Code Geass?
Ricordate ORENJI-kun? O-RE-N-JI, ovvero "orange", "arancia".

Secondo uso del katakana: il maiuscolo! Attenzione, NON usano maiuscole ad inizio parola, è ovvio... però...
Es anime: la parola "baka!" credo l'abbiate sentita tutti... Non molti sanno che "baka!" si scrive in kanji!...così: 馬鹿
E più precisamente con i kanji di cavallo e di cervo. Sono kanji fastidiosi... decisamente complessi: qualunque ragazzo lo scriverebbe in hiragana, nel caso in cui dovesse scrivere un testo tipo: "Mi disse che mi stavo comportando da stupido".
E tuttavia, negli anime, ogni volta che vediamo scritta la parola baka, è scritta in katakana...

IL terzo uso del katakana sono le onomatopee! Nei fumetti sono sempre scritte in katakana, nei testi non sempre. Eh, già, perchè sappiate che il giapponese fa un enorme uso di quelle che considera onomatopee!
Potevate immaginare che la sigla di Gakuen Alice (MDW TM) contenga nel titolo un'onomatopea? PIKAPIKAno taiyou è il titolo, ovvero "il sole brillante". PIKAPIKA è l'onomatopea per il luccichio, per qualcosa che brilla.
Tutto sommato ci può stare, però... Lo sapevate che quando il ragazzo corre verso la ragazza ferita o l'amico o quel che l'è, e gli grida "Shikkari!" o "Shikkari shiro!", sta usando una onomatopea? Il significato con cui usato è quello di "riprenditi!", con le sfumature che gli diamo anche noi, da "datti una regolata!" a "sii più deciso" fino al classico "resisti! (non mi morirmi qui!!) .Le usano davvero tantissimo, anche gli adulti, non è roba da bambini o da otaku!, per ora era importante dire che il katakana in un testo può essere usato anche per parole non straniere...

Edited by Aoi bazar - 30/9/2018, 12:45
 
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_Light
view post Posted on 16/4/2009, 17:18     Top   Dislike




Preferisco usare My Japanise Trainert [USA] pr Nintendo DS
 
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view post Posted on 16/4/2009, 17:34     Top   Dislike

bazarino cavaliere

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questo se sai bene l'inglese, io lo faccio in italiano
 
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Klapaucius
view post Posted on 16/4/2009, 20:40     Top   Dislike




cavoli..davvero interessante
è da andarci fuori di testa....
 
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view post Posted on 17/4/2009, 01:40     Top   Dislike

bazarino cavaliere

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è più facile di quanto pensi..
 
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view post Posted on 17/4/2009, 09:55     Top   Dislike
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bazarino capitano

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un paesino piccolo piccolo al dila del di

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quando ho tmepo lo leggerò, *____* voglio imparare il giapponese
 
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L' AlChImIsTa di GHIACCIO
view post Posted on 17/4/2009, 14:34     Top   Dislike




O.O la grammatica che ho non me lo spiega in modo così semplice... complimenti davvero
 
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view post Posted on 17/4/2009, 16:12     Top   Dislike

bazarino cavaliere

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Merito delle lezione del mio sensei U_U
 
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view post Posted on 20/4/2009, 13:43     Top   Dislike

bazarino cavaliere

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La pronuncia è molto semplice ed molto importante saperla, e sapere quando in tv, ahimè, steccano di brutto -_- :angry:

le prime due cose da sapere per iniziare sono:

1) le consonanti si pronunciano all'inglese
2) le vocali all'italiana

Le vocali in giapponese possono essere raddoppiate:


La pronuncia è semplicemente un poco più lunga. Spesso avrete visto parole con un trattino sopra la "o" o altre vocali (la "o" di benkyo, quelle di Tokyo, la prima "o" di shojo). Dimenticatevi il trattino, è fuorviante. Allo stesso modo dimenticate la trascrizione che prevede il semplice raddoppio della vocale, non è sempre valido.
I giapponesi hanno un loro modo di trascrivere i kanji e di raddoppiare le vocali, per cui useremo quello:

1. a, i, u vengono raddoppiate scrivendo aa, ii, uu.
Es. Suzumiya Haruhi no Yuuutsu ( 涼宮 ハルヒ の 憂鬱 )--> il furigana degli ultimi due kanji è ゆううつ , ovvero yu-u|u-tsu : "malinconia".
(NB: negli esempi in romaji, il simbolo "|" divide i kanji, il "-" divide i kana).

2. e viene raddoppiata scrivendo ei, se mi trovo a fine parola.
Es. sensei va letto sensee, i kanji sono 先生 , letto せんせい , ovvero se-n|-se-i : "maestro".

3. la o si raddoppia scrivendo ou, come in shoujo (少女 , しょうじょ , sho-u|-jo, ragazza) o in
Toukyou (東京 , とうきょう , to-u|kyo-u ,Tokyo),

4. solo molto raramente, in poche parole che impareremo man mano, la "o" raddoppia con la doppia "o":
oo, come in ookii ( 大きい , おおきい , o-o|ki-i, grande) e Oosaka ( 大阪 , おおさか , o-o|sa-ka, Osaka).

La pronuncia giapponese per un italiano è terribilmente semplice: hanno molti meno suoni di noi e, rispettando l'alternanza consonante vocale, rappresenta una delle lingue con la pronuncia più semplice per un italiano (forse pure più dello spagnolo!).

Vediamo quelle che sono forse le uniche difficoltà di pronuncia per noi:


1. La "u" (NON lunga) a fine parola, non si pronuncia dopo la "s",
p.e. です = de-su, si pronuncia des, ございます = go-za-i-ma-su, si pronuncia gozaimas.
Posso immaginare cosa passi per la testa a chi ha visto Rozen Maiden o certi anime con ragazzine... spesso dicono "DESU" o anche "desùù"... E' solo un vezzo carino per le ragazze: vi confermo che la "u" a fine parola non si pronuncia.

2. La "u" (NON lunga) spesso risulta poco pronunciata anche nella parola. Per la precisione si dice che è semimuta se si trova tra due di queste consonanti sorde k, s, sh, t, ch, h, f, e p.
Vediamo un ESEMPIO che interessa la "u" semimuta e il raddoppio della "e". La parola gakusei (in kanji: 学生 ;
in kana: がくせい ); la sua pronuncia è più o meno gaksee... non è che la "u" e la "i" proprio non ci siano... sono solo semi-mute... vabbè, potete anche non pronunciarle e stop... Però promettete di guardare molti anime e cercare di ripetere il suono!

3. anche la "i" sarebbe semimuta tra due delle consonanti sorde viste nella regola 2. Ricordatevi che la i va pronunciata poco o niente se si trova tra "sh" e "t" o tra "sh" e "tsu", e a volte se è tra sh e k, come in "yoroshiku".
Un ESEMPIO perfetto è l'espressione che ogni bravo studente dice entrando in sala professori o salutando un insegnante (se sta andando via).
Quest'espressione equivale preciso preciso al nostro "...con permesso..." ed è:
失礼します , in kana しつれいします, in romaji il famoso shi-tsu-re-i shi-ma-su, che va pronunciato shtsureeshimas. Insomma la prima i non si sente, la seconda serve a raddoppiare la e, la terza si pronuncia. "Shimasu" è il verbo "fare", mentre "shitsurei" significa "scortesia", per cui entrando in un ufficio, o congedandovi da qualcuno, dovete dichiarare "sto facendo una scortesia...". E' sottinteso che lo sapete e che vi dispiace, ma non potete farne a meno...
"Shitsurei, ne?!" lo trovate spesso detto dal vecchiaccio ricco e snob o dalla signorina di buona famiglia snob e/o tsundere, come a dire, in tono di rimprovero "Che scortesia!" o "Questa è una vera scortesia, no?!"

4. Quando ho due vocali di seguito (esclusi i casi del raddoppio, p.e. ae, ai, au, ei (non a fine parola, p.e. in seinen = la maggior età), oi, ecc... vanno pronunciate calcando sulla prima vocale e attenuando la seconda vocale.



La pronuncia delle semivocali

La y e la w giapponesi sono semi-vocali.

1. La y forma solo le sillabe ya, yu e yo, lette ia, iu e io. I due suoni (i + a/u/o) si sentono belli staccati. In italiano si parla di iato.

2. La w può essere seguita da a e da o, dando wa e wo
La sillaba wo si sente pronunciata molto di rado... mi è capitato di distinguere la w in wo, sentendo "uo" solo in qualche canzone e nella parlata "un po' all'antica" di Kyouto. Spesso sui testi trovate scritto (w)o, e molti dicono di pronunciare solo "o", magari un po' chiusa come in "pozzo" (sentite la differenza tra "ostrica" e "pozzo"?)
La wa si trova con una bella "u" piena in parole come wakaranai, wakatta (non capisco... ho capito), ma mooolto attenuata in rari casi.
Un ESEMPIO lo avete sicuramente sentito tutti! Andiamo! Cosa urla la ragazza durante la prova di coraggio estiva? KOAAAIII!!! Cioè ha visto qualcosa di spaventoso, quindi ha paura e quindi corre ad aggrapparsi al ragazzo... ehm... vabbè... :onion27:

Problemino:
koai = spaventoso
koai = collega più giovane (il contrario di senpai)
possibile? In questo caso no!
Abbiamo 怖い , こわい, scritto ko-wa-i che significa spaventoso,
mentre per dire collega più giovane scriveremo ko-u-ha-i, cioè こうはい.

Curiosità KANJI
A chi piacciono i kanji? ecco una buona occasione per vederne qualcuno...
I termini SENPAI e KAOUHAI
Kouhai è 後輩, in kana こうはい
mentre senpai è 先輩, in kana せんぱい.
Come potete vedere il secondo kanji è lo stesso (-pai è una modifica fonetica di -hai): è il kanji di "tomogara" (tomogara è , ともがら ) e significa compagno, collega.

Il kanji letto kou è lo stesso di "ato" = dopo. Un compagno che arriva dopo è un compagno più giovane (o con meno esperienza...).
Il kanji letto sen è lo stesso di "saki" = prima... ed è lo stesso di "sensei", che in effetti, rozzemente tradotto significa "nato prima". E se uno è nato prima, ha sempre qualcosa da insegnarci, quindi significa "maestro".
Altro uso di sen? Se letto saki, è il kanji di "o-saki ni!" che è quel che si dice andando via prima di qualcun altro dal posto di lavoro (anche se magari sono le 11 di sera e quelli sono gli unici deficienti rimasti in ufficio, il primo dirà "(vado via) prima..

La pronuncia delle consonanti
Qui la farò breve:

- sh come in scena o shampoo
- la g è sempre dura come in gara. Quindi gi e ge si leggono ghi e ghe
- la ch è una c dolce. Quindi chi, cha, cho e chu si leggono: ci, cia, cio, ciu
- la h va aspirata (senza esagerare).

- la f si trova solo prima di u. Fu va pronunciato quasi come in italiano: provate a dire "fu" varie volte, vedrete che appoggiate i denti davanti sul labbro inferiore. Ecco, sforzatevi di non farlo! Verrà una via di mezzo tra f e h... Ascoltate una mamma o moglie che ha preparato il bagno (ofuro), dirà: "ofuro dekitayo!" = "il bagno è pronto!". E la f si sentirà proprio poco...

Infine
- la temutissima r. NON è vero che i giapponesi usano la L al posto della R! Anzi! Hanno SOLO la R e se devono scrivere la parola italiana Luna, scrivono e dicono Runa (vedi Seto no Hanayome!), per LOLI scrivono RORI e così via...
Solo che...! c'è un "ma!": la loro R è detta monovibrante. Provate a tenere a lungo la lettera R, dicendo "rrrrrrrrr". Sentite come vibra sul palato la lingua? Ecco un giapponese la fa vibrare una volta sola. Provateci... e casomai rinunciateci. Fate finta d'avere un difetto di pronuncia (io nn ho bisogno di fare finta XD l'ho sempre detto che sn giapponese XD)



RADDOPPIARE UN SUONO


Il raddoppiamento delle vocali lo abbiamo visto, ma quello delle consonanti?
L'unica consonante "libera" in jap è la "n": ci sono sia le sillabe na ni nu ne no, sia la consonante da sola ( in hiragana e in kana).
Raddoppiare la n, quindi, è facile, ma le altre?
Si usa un piccolo "tsu" scritto prima della sillaba la cui consonante va raddoppiata.
N.B. "tsu" in hiragana è  e in katakana è quindi scriverò  e .
Es. Una parola che avrete sentito tutti: gakkou, cioè scuola, in kanji è 学校 , in kana è がっこう.
Quali consonanti raddoppiano così in giapponese?
La k, la s (e sh), la t (e ch) e la p.
Nel katakana si possono raddoppiare anche g, z, d, b e j.

Anche i kanji si raddoppiano! A volte si riscrive il kanji, ma per maggior praticità/velocità si può usare il "ditto" (almeno in un libro in inglese aveva questo nome).
P.e. la parola tabitabi che vuol dire spesso è scritta 度々 ,
mentre hitobito che significa gente (hito è persona) è 人々.

Giusto perchè lo sappiate anche un kana può essere raddoppiato in modo simile. Si usa però una specie di apostrofo tipo quello nel kana di "ka" , o un apostrofo con delle virgolette come nel kana di "ga" .
Se però non si scrive in orizzontale, ma alla maniera giapponese classica, allora si userà un simbolino che sembra un segno di minore, ma un po' più largo tipo il kana di "ku": .

LA PUNTEGGIATURA
E' molto limitata:
la virgola è detta "ten" ed è tipo la nostra, ma nell'altra direzione: "" . Il punto è detto "maru" (un modo per dire "cerchio" e a volte "zero") ed è rappresentato così " "



COMINCIAMO A IMPARARE L'HIRAGANA!


Il 90% dei testi obbliga lo studente a imparare immediatamente hiragana e katakana e solo dopo comincia a fare lezione. Noi cominceremo a fare lezione usando il romaji (ovvero i caratteri latini), anche se vi affiancherò l'hiragana e pochi kanji importanti o curiosi, e nel frattempo verremo imparando l'hiragana un po' alla volta.
Piccola nota, se non ci fate su un po' d'esercizio, non lo imparerete mai: non basta leggerlo, dovete trascriverlo, come ogni bambino delle elementari, tipo
A I U E O
A I U E O
...


Notate che questo che seguiamo è l'ordine "alfabetico" giapponese (l'ordine dei kana nel loro sillabario) e quindi l'ordine in cui si trovano le parole in un buon vocabolario giapponese-italiano, come quello della shogakukan.
Cominciamo:

Le vocali sono, nell'ordine:
あ い う え お

A I U E O

La serie della K è:
か き く け こ

KA KI KU KE KO


Le "virgolette" che abbiamo visto prima, in grado di trasformare il suono "ka" in "ga" ritornano per molti altri suoni, come vedremo facendo l'hiragana. Si chiamano "nigori".

Vediamo ora la serie "g" che è il risultato della "sonorizzazione" della k.
L'unica differenza è il nigori!

GA GI GU GE GO --> が ぎ ぐ げ ご

Vi ricordo che la pronuncia italiana di questi segni sarà ga, ghi, gu, ghe e go!


[Hontou ni Arigatou Gozaimasu Nii-nii sensei :onion19: ]

Edited by AYAME.SAN - 20/4/2009, 14:49
 
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:mors
view post Posted on 20/4/2009, 13:47     Top   Dislike




wonderfull.. ayame, u're great...
 
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Tigrotta!!!
view post Posted on 30/4/2009, 16:57     Top   Dislike




se vieni a casa a spiegarmele a voce magari qualcosa ci capisco :asd:
sono sempre stata negata con le lingue straniere :look:
 
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view post Posted on 30/4/2009, 17:21     Top   Dislike

bazarino cavaliere

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se avessi la possibilità verrei ...
 
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view post Posted on 2/5/2009, 16:14     Top   Dislike
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Grande Ayame come al solito ^___________________^!

Vedrete che un giorno riusciremo a mettere anche i file audio al forum! *_*
 
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view post Posted on 4/5/2009, 16:12     Top   Dislike

bazarino cavaliere

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© nii-nii sensei MDW

impariamo a presentarci in un paio di situazioni, vediamo qualche saluto, come dire io e tu a seconda di chi sono e a chi parlo

Vediamo due diverse situazioni per due diversi registri colloquiali.

Una donna ed un uomo si presentano. C'è una certa solennità e molta educazione.

Onna: Hajimemashite. Watakushi ha Asaiki Kokoro to moushimasu.
Douzo yoroshiku onegai itashimasu.
Otoko: Hajimemashite. Watashi no namae ha Nakayama Takashi desu. Yoroshiku onegai shimasu.

D: Piacere di conoscerLa. Mi chiamo Kokoro Asaiki.
La prego mi conceda il favore -di trattarmi- con riguardo.
U: Piacere. Il mio nome è Takashi Nakayama. -Mi tratti- con riguardo, per favore.

おんな: はじめまして。  わたくし は あさいき こころ と もうします。
どうぞ よろしく おねがい いたします。
おとこ: はじめまして。 わたし の なまえ は なかやま たかし です。 ようろしく おねがい します。

: 初めまして。 私 は 朝生 心桜 と 申します。
どうぞ 宜しく お願い いたします。
: 初めまして。 私 の 名前 は 中山 高至 です。 宜しく お願い します。


E se sono un ragazzo ed una ragazza a presentarsi?
Facciamo, tanto per variare e per costruire una "scenetta" che la neorappresentante di classe insegue un ragazzo che il primo giorno di scuola era assente...

Kanojo: Chotto matte kudasai.
Anata no namae ha Takada Kokoro desu ne(?)
Kare: Ee, sou desu. Nan desu ka.
Kanojo: Hajimemashite. Atashi ha Tomoue Kyouko desu. Kinou kara inchou desu. Yoroshiku ne.
Kare: Kochirakoso yoroshiku.

Lei: Aspetta un attimo per favore! Il tuo nome è Kokoro Takada, vero?
Lui: Esatto, che c'è?
Lei: Piacere, io sono Kyouko Tomoue. Da ieri sono la rappresentante di classe. Felice di conoscerti.
Lui: No, no, il piacere è mio...

かのじょ: ちょっと まって ください。
あなた の なまえ は たかだ こころ です ね。
かれ: ええ、 そう です。 なん です か。
かのじょ: はじめまして。 あたし は ともうえ きょうこ です。 きのう から いんちょう です。 よろしく ね。
かれ: こちらこそ、 よろしく。

彼女: ちょっと 待って 下さい。
あなた の 名前 は 高田 心人 です ね。
: ええ、 そう です。 何 です か。
彼女: 初めまして。 あたし は 友上 今日虹 です。 昨日 から 院長 です。 宜しく ね。
: こちらこそ、 宜しく。


SALUTARE - あいさつ する。

I saluti della giornata:
Nota: il "+-" indica che il termine a sinistra è più cortese di quello a destra, pur non variando il significato. Senza segni o specifiche, l'espressione è equivalente (può p.e. avere solo un diverso "spelling", vd. sayounara e sayonara).

Ohayou gozaimasu. +- Ohayou! / Ohayo. (masch. fam.)
Gokigen'yo (il suono va separato bene)
Konnichiwa.
Konbanwa.
Oyasuminasai. +- Oyasumi. +- Yasumi!

おはよう ございます。 おはよう。 おはよ。
ごきげんよう。
こんにちは。
こんばんは。
おやすみなさい。 おやすみ。 やすみ。

お早う ございます。 お早う。 おはよ。
ご機嫌よう。
今日は。
今晩は。
お休みなさい。お休み。 休み。


Quelle espressioni di saluto che avete sempre sentito in tutti gli anime (pure se magari non ve ne siete accorti):

Ittekimasu. +- Ittekuru ne! (Io vado! più lett.: vado e torno!)
Itterasshai! (è la risposta e significa: Vai e torna.)

Tadaima! Tattaima!(meno usato) (Eccomi! lett.: proprio ora / or ora / appena adesso) --> Non solo arrivando a casa, ma anche per dire "eccomi qui" o "eccomi, arrivo subito!".
Okaerinasai! +- Okaeri. (Bentornato!; sottinteso "a casa")

Sayounara. Sayonara. (Addio, o "Buona giornata", andando via)
Mata aimashou! (Arrivederci. L'ho riservato per questo perchè è la traduzione letterale "Incontriamoci di nuovo!")
Ki (w)o tsukete. Kiotsukete. (Si riguardi / Fai attenzione!)

いってきます。 いってくる ね。
いってらしゃい。  
ただいま。 たったいま。
おかえりなさい。 おかえり。
さようなら。 さよなら。
また あいましょう。
きをつけて。

行って来ます。 行って来る ね
行ってらっしゃい。 
只今。 たった今。
お帰りなさい。 お帰り。
左様なら。/さようなら。
また 会いましょう。
気 を 付けて。/気をつけて。


Entrare in un posto ed essere accolti: (esclusa casa propria)

Ojama shimasu. (se si viene accolti; lett: "mi introduco" o "Do fastidio". E' ovvio che equivale a scusarsi per l'intrusione - in casa altrui)
Gomen kudasai... (se si entra senza essere accolti. lett.: "Mi dispiace per favore")
Irasshai! (Benvenuto! lett.: Venga)

おじゃま します。 --> お邪魔します。
ごめんください… --> ご免下さい…
いらっしゃい。


Irasshaimase! ("Benvenuto!" dei negozianti; NON si risponde!) ... Maido! (lett.: "ogni volta". Tipo "grazie perchè viene qui ogni volta" o "ogni volta che viene è benvenuto". Comunque è da negozietto tipico... altrimenti un "arigatou gozaimashita" è più probabile)

いらっしゃいませ。 ... まいど。
いらっしゃいませ。 ... 毎度。

Vediamo "Arigatou gozaimashita": ringraziamento più elegante possibile, magari con un "Domou" subito prima...

ありがとうございました。
有り難う御座いました。


Incontrandosi...:
Prescindendo dal momento della giornata, abbiamo:

Gokigen'you (un'alternativa, iper-elegante o femminile, a ohayou gozaimasu).
Andiamo ora sul volgare-maschile:
YO! ( all'americana )
oss(u) saluto tra maschi (dal gergo del karate), tipo "Hi!" o "Yo!"

おっす
押っ忍 / 押忍


A fine giornata dopo il lavoro:

O-saki ni (Vado via prima/La precedo)
O-tsukare-sama / Gokuro-sama (lett.: onorevole la sua fatica... meno lett.: grazie per essersi stancato! libera: Ottimo lavoro, oggi!)
A seconda del livello della persona a cui ci si rivolge si può togliere il sama e passare a san o non mettere nulla...

In kana e kanji, rispettivamente:
お先に。 (おさき に。)
お疲れ様。 (おつかれさま。) / ご苦労さま。 (ごくろうさま。)


Saluti di commiato:

Shitsurei shimasu ("Con permesso..."; vale anche entrando p.e. in un ufficio...)
Jaa ne, soredewa, sorejaa, jaa mata ne (Più o meno per tutte le sfumature vale un "Beh, ci vediamo, ok?")

Chikai uchi ni. (A presto! lett: "Prima di (uchi ni) un momento breve/vicino)
Ato de ne (A dopo, ok?!)

Mata (lett.: di nuovo. Si sottintende "incontriamoci/sentiamoci")
Mata ne! (mi viene in mente anche "Alla prossima!" vd. Lucky Star a fine episodio...)

BAI-BAI (chiaramente è Bye bye...)

しつれい します。

それでは。
じゃあ ね。
じゃあ また。

ちかい うち に。
あと で ね。

また あと で。
また あした。
また ね。

バイバイ!

失礼 します。
後 で。
近い うち に。



I PRONOMI IO E TU


Per le ragazze/donne:
IO:
Watakushi - da ragazza/donna snob, alta società, documenti...
Watashi - il più usato
Atashi - familiare per watashi, molto usato. Sul diz. non si trova... è una palese contrazione
Boku - da vero maschiaccio (tipicamente i personaggi tomboy o genkibaka); nelle canzoni è usato frequentemente (e da ambo i sessi) senza dargli una particolare connotazione

TU:
Anata - di gran lunga il più usato negli anime. Il più elegante.
Anta - termine familiare per anata (ovvia contrazione)
Kimi - termine familiare (più tipicamente maschile, credo sia meno cortese di anta e da maschiaccio)
Omae - se molto incazzata con una persona di livello inferiore

Per i ragazzi/uomini:
IO:
Watakushi - solenne, per i discorsoni (veri o per scherzo...)
Watashi - con i propri superiori a lavoro
Atashi - usato tipicamente dai gay che vogliono "sfoggiare" la loro omosessualità (quelli che Will di Will&Grace chiama "checche")
Boku - parlando con una ragazza, magari, per essere più fini (tra ragazzi potrebbero sfotterti!).// Tra amici o colleghi più o meno vicini, dopo una certa età è normalissimo.
Ore - il più usato; è "volgare", per cui lo usi solo se conosci bene l'altro (p.e. durante un'uscita con gli amici)
Oresama - ovviamente è ore + sama... chiaramente oltre che volgare è molto, molto arrogante!

TU:
Anata - rispettoso; verso le signore (/Lady) o verso uomini che non conoscono e di cui non immaginano il livello sociale
Kimi - per rivolgersi a ragazze e a donne con cui si è in confidenza (se non sono più grandi o importanti)
Omae - con gli amici maschi, i pari grado a lavoro. Solo un rozzo (o uno inca22ato) si rivolge ad una ragazza con omae
Kisama - è un modo di dire "tu", ma è praticamente un insulto. Lo trovate quasi sempre come tale, solo in Tactical Roar mi è capitato di sentirlo dire spesso da un comandante d'una nave ad un'altra comandante (a lui inferiore in grado e donna), che comunque lui un po' disprezzava.
Temee (modifica di temae, molto meno usato) - come kisama, ma più marcatamente offensivo.

Esisterà un centinaio d'altri modi per dire io (washi o ware per i vecchi), e tu, ma questi sono i più usati (quasi gli unici, tranquilli!).


VEDIAMO KANJI E KANA PER TU ED IO:


Watakushi e watashi (stesso kanji) わたくし、 わたし → 私
Atashi あたし
Boku ぼく → 僕 
Ore おれ → 俺

Anata あなた → 貴方
Anta あんた
Kimi きみ → 君
Omae おまえ → お前

Anata in kanji forse è poco usato, ancor meno usato è il kanji di "Ore". Watashi (stesso kanji di Watakushi!) è il più facile da trovare). Poi viene kimi e poi boku. Che in effetti significano principe e servo, e non comparendo in altre parole, non è un dramma se li si scrive in kana.

Ma guardate la sigla finale di Myself; Yourself... col karaoke in kanji... un buon subber li usa! Ecco un pezzo:
Nee, kanashimi wa sou, kanashimi wa // Ehi, la tristezza, sì, la tristezza è...
Onaji muki ja nakute // non nella stessa direzione
Boku-rashiku sou, kimi-rashiku // così tipico di me, così tipico di te
Tada yozora o mitsumeru // semplicemente guardare il cielo notturno
Libera:
Eh, sì, la tristezza, la tristezza è io e te che semplicemente guardiamo il cielo di notte, ma non guardiamo nella stessa direzione... è proprio da me, già... è proprio da te


CONTINUIAMO CON L'HIRAGANA


Sembrano tanti, ma a ben guardare sono solo tre serie, due delle 5 cambiano solo per la presenza del nigori.

"Serie della S": SA, SHI, SU, SE, SO
さ し す せ そ

"Serie della Z": ZA, JI, ZU, ZE, ZO
ざ じ ず ぜ ぞ

"Serie della T": TA, CHI, TSU, TE, TO
た ち つ て と

"Serie della D": DA, JI, ZU, DE, DO
だ ぢ づ で ど

"Serie della N": NA, NI, NU, NE, NO
な に ぬ ね の


Dubbi su "JI" e "ZU"? Avete visto bene, le pronunce sono le stesse! Si scrive quasi sempre con la serie della Z.
Mi viene un buone sempio-anime: la classica emorragia nasale (da visione di "shiroi pantsu"... e non traduco) è detta "hanaji", はなぢ  鼻血 . Perchè il ji viene dalla serie della D? Perchè preso da solo il kanji si leggerebbe "chi". Viene nigorizzato per suonare meglio, ma perchè cambiare il kana corrispondente? Non c'è motivo!
Altro esempio è tsuzuku. Scommetto che se scrivo i kana agli appassionati con qualche annetto in più non servirà la traduzione: つづく . Ebbene sì... "Continua..."
Il classico "to be continued".
Quel che leggevi alla fine di ciscuno dei nove milioni di episodi di Lady Oscar &Co. ...Non si può non imparare alla fine!
 
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view post Posted on 6/5/2009, 09:07     Top   Dislike
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bazarino imperatore

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Quante cose interessanti *_*
Brava Ayame!!!!
 
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