| Lylibell |
| | Volevo condividere con voi, le impressioni che ho avuto con la visione dell'OAV, dopo averlo rivisto una seconda volta e aver lavorato sul commento. Non parla della regia o di altre parti tecniche, ma solo di riflessioni. Attenzione! Se non l'avete ancora visto vi avverto che in questo "commento" c'è una scena spoiler u.uE' stata un esperienza altamente diversa. Evangelion ha il potere di prenderti, scuoterti e poi lasciarti completamente fuori fase. Con questo secondo capitolo accade davvero: si è sconvolti da questo retelling, dai disegni, dagli effetti speciali. Si distacca completamente dall'anime degli anni '90 e ti trasporta in un altra realtà, totalmente sconvolgente e non scontata e paranoica. Evangelion è noto per essere la punta di Diamante di Hideaki Anno e di tutto lo studio Gainax. E' l'anime più contorto e controverso degli ultimi 10 anni. Più lo si guarda e più si cade nella sua spirale di non comprensione. I protagonisti dell'anime tra cui Shinji, Rei ed Asuka sono l'apoteosi dei normali adolescenti. Complessati, pieni di paure e traumi che credono di poter superare pilotando l'EVA, ma che alla fine vengono solo amplificati e diventano per lo più motivo di odio, dolore e sofferenza. In ognuno di loro è racchiuso un dilemma, un disegno che Dio ha predisposto per loro. Dal momento in cui salgono sull'EVA, sembra che questo disegno si annulli e i ragazzi vadano alla deriva. Per questo entrano in gioco quei momenti introspettivi (e a volte senza senso) che fanno arrivare i tre alla pazzia, alla comprensione della loro esistenza sulla Terra, e anche, perchè no, sul senso della vita. Per quanto riguarda i componenti della NERV, anche se adulti, tra cui ricordiamo Misato, Ritsuko, Gendo sono dei bambini cresciuti, che hanno si delle responsabilità, ma che sono arrivati sin lì solo per l'autrodistruzione di loro stessi. Sono stanchi e praticamente annullati, ciò che li porta avanti è impedire il Third Impact, ma alla fine chi può dirlo? L'impersonificazione dell'adulto comprende essere saggi, dire le cose giuste al momento giusto, consigliare. Anche se tutto ciò è magistralmente detto e fatto, come in una coreografia predisposta, ognuno è solo, non si è completato, si credono esseri divini che possono arrivare al miracolo della salvezza. In questo secondo OAV, anche se il carattere di tutti i pg non è stato alterato, pare ci siano delle nuove congetture. Forse per farli somigliare di più ad una metà che hanno perso o che semplicemente, richiamano a grande voce. Evangelion in parole povere è: disperazione e a volte nonsense. Ma è anche emozione e poesia. Ad un certo punto mi sono chiesta: questi tre ragazzi, destinati a guidare questi tre pericolosi robot, che gli appartengono di natura (nello 01 c'è l'anima della madre di Shinji, stessa cosa in quello di Asuka) sono paragonabili a degli eroi? Uccidono e massacrano esseri che sono a metà strada dall'essere chiamati uomini; badano a volte solo a loro stessi; provano sentimenti che li fanno diventare orribili. Non sono d'esempio per loro stessi e per chi li ha fatti salire sugli EVA. Ma sono comunque meritevoli di lodi, perchè sanno compiere cose che gli adulti, che li guardano da uno schermo video, non possono fare. Ad un certo punto, nel film, quando Shinji vuole salvare Rei, i suoi occhi erano di un vivissimo rosso: ho pensato che fosse il caldo riflesso della luce che emanava Shinji, per farsi strada e per sottrarre Rei dalle tenebre più tetre: ma pensandoci con risoluta ragionevolezza e con un pò più di fantasia, possono questi ragazzi essere qualcosa di Divino? A prescindere dal potere che possono esercitare con gli EVA, da soli, questi ragazzi con l'anima fragile e spesso influenzabile dagli eventi esterni, possono adesso chiamarsi esseri divini? Sono nati naturalmente, senza alcuna modifica nel DNA? Questi quesiti fanno duolere il teschio u.u Guardatelo, dopo tutta sta pappardella è l'unica cosa sensata che posso dire. Edited by Guzz-san - 16/10/2010, 15:04
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