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A. LA PARTICELLA DEL SOGGETTO La posposizione che identifica il soggetto è "GA", ovvero が Dunque se "io" è soggetto, ma non il tema, dirò: "watashi ga", in kana わたしが , in kanji 私が Se "tu" è il soggetto dirò: "anata ga", in kana あなたが , in kanji 貴方が Se sono un ragazzo sarà forse il caso che usi "kimi", quindi: "kimi ga", in kana きみが , in kanji 君が NB: notate che con kana e kanji comincio a eliminare gli spazi. Per il romaji li terrò sempre, per cui non vi preoccupate, casomai date una sbirciata alla versione in romaji... ^^;; RIEPILOGHIAMO LE POSPOSIZIONI VISTE FINORA: Se dopo un nome trovo una delle posposizioni della colonna di sinistra, allora quel sostantivo svolge il ruolo scritto a destra! 1. NOME + は -----> TEMA 2. NOME + が -----> SOGGETTO 3. NOME + を -----> Complemento OGGETTO NB: notate che ho messo i numeri perché questo è usualmente l'ordine in cui queste parti del discorso si trovano nella frase giapponese. NB.2: wa e ga sono un argomento estremamente complesso, per avere nozioni basilari più chiare ed espresse meglio vi rimanderò presto ad altri post... ad ogni modo non incaponitevi troppo a scoprire tutto subito sull'argomento, perché, a ragione, si ritiene si tratti di uno degli argomenti più difficili della lingua giapponese. B. ESSERE (COPULA) Piccola nota: Non ricordo se l'ho già detto, ma come i pronomi personali anche i verbi in giapponese variano secondo il grado di cortesia (lo stesso verbo si dice in modo diverso, chiaro?! Tranquilli, però! In compenso NON SI CONIUGA! Tutte le persone, singolari e plurali, dello stesso tempo verbale usano la stessa forma verbale invariante!). Per ora la questione della cortesia non ci riguarda, solo tenete presente che mi esprimo in modo mediamente cortese e che se cercate la maggior parte dei verbi che vi dirò, sul vocabolario non li troverete in questa forma! (ma per ora è più facile così...). Il verbo "essere" come copula, ovvero come parte del predicato nominale o di quello aggettivale, si dice "DESU" (ricordate si legge "des" come tutto ciò che finisce in "su"). Dunque... come si dice: sono? sei? è? siamo? siete? e sono? SEMPRE E SOLTANTO "DESU"!!! Facile, no? ESSERE (predicato nominale) in FORMA CORTESE Forma affermativa --> DESU --> です Forma negativa --> DE WA ARIMASEN --> ではありません Nel linguaggio colloquiale, come "de wa"... (ehi! ricordatevi che in effetti "wa" è il kana di "ha"!)... "de wa", dicevo, si contrae spesso in "jaa", in modo simile DE WA ARIMASEN si contrae in JAARIMASEN --> じゃありません Siccome nel linguaggio informale, parlato, degli anime i maschi non dicono quasi mai "desu" specie se parlano tra loro (e a volte nemmeno le ragazze!), di seguito vi do le forme dello stile cosiddetto piano. Le avrete sentite mille volte, se non è così, provate a farci caso con il prossimo episodio! Tenete presente che anche se capiterà di parlarne, tenderò a non usare questa forma negli esempi. ESSERE (predicato nominale) in FORMA PIANA (NON-CORTESE) ...comunque, ehi, non è un insulto, eh! Forma affermativa --> DA --> だ Forma negativa --> JA NAI --> じゃない E A QUESTO PUNTO... *rullo di tamburi* e citazione da DEATH NOTE!!! 僕はキラじゃない! ぼくはキラじゃない! "Boku wa KIRA ja nai!!!" "Io non sono KIRA!" 私がキラです!, in kana: わたしがキラです! (n.b. sto per smettere di trascrivere "watashi" in kana !) Imparate i principali modo di dire io e tu! ovvero "watashi ga KIRA desu!" --> ...ovvero "Io sono KIRA!" Notate che ho introdotto qualche variante: - "watashi" è più cortese di "boku" - ho usato "ga" e non "wa". Capite la sfumatura? 1. "watashi wa" --> + o - è "per quel che mi riguarda..." o "per quanto riguarda me...". Per esempio se ci si sta presentando: "Per quel che mi riguarda, io sono miocognome... e per quel che riguarda lei?") 2. "watashi ga KIRA desu" --> "IO sono kira." L'accento è posto sul soggetto (kira sono io = nessun altro è kira) Primo problemino... (chiaro... c'è sempre un "MA!") "io sono", senza dire altro, si dirà allora "watashi ga desu"? NOOOO!!!! Piccola regola quasi nessuna posposizione può "entrare in contatto" con desu!... ga, wa e wo non lo fanno mai!!! (anche se è più veloce dire quali sono le due o tre che possono star vicine a desu... inoltre il predicato nominale può essere "spezzato" solo dalla posposizione "no" (nome/aggettivo + "no" + desu), la posposizione del complemento di specificazione, che vedremo poi). C. ESSERCI, TROVARSI Le frasi che implicano esistenza (in un luogo, per esempio), non usano lo "stesso verbo essere", cioè NON USANO DESU! Se il soggetto è "a contatto con il verbo" (cioè subito prima), i verbi di esistenza richiedono la particella "ga" (e non wa) per il soggetto! 1. ESISTENZA DI COSE INANIMATE Il verbo nella forma piana è ARU, al negativo è NAI. Un esempio è il già citato shounen ai: お金がない , in kana おかねがない "okane ga nai" ovvero "non ci sono soldi" Nella forma cortese invece è ARIMASU e, al negativo ARIMASEN. Ora andiamo, invece, in mensa e chiediamo alla responsabile: "Scusi, c'è mica la torta?! (lett: non c'è la torta?)" "Sumimasen! KEKI wa, arimasen ka"? Nota: "ka" si aggiunge per le domande, vd. il prox paragrafo. すみません!ケキは、ありませんか。 --> 済みません!ケキは、ありませんか。 Quanto detto sulla posposizione "ga" viene meno se si tratta di domande o forme negative. Tuttavia si torna ad usare "ga" nelle domande se il soggetto è un pronome interrogativo o è un sostantivo preceduto da un aggettivo interrogativo... 2. ESISTENZA DI ESSERI ANIMATI (persone, animali) Il verbo nella forma piana è IRU, al negativo è INAI. Nella forma cortese invece è IMASU e, al negativo IMASEN. Per restare in tema di dolci, dopo la torta, ci ricordiamo una vecchia pubblicità del gelato e chiediamo: "Scusi, c'è Gigi?" "Sumimasen, JIJI wa imasu ka"? すみません、ジジはいますか。 --> 済みません、ジジはいますか。 Facciamo un altro esempio e approfittiamone per vedere un altra particella, quella del complemento di compagnia: "TO" "Ci sono un insegnante e uno studente" "Sensei to gakusei ga imasu." せんせいとがくせいがいます。 --> 先生と学生がいます。 N.B.1: Cominciate a imparare anche questi 3 kanji! N.B.2: Poiché in jap non ho quasi mai differenza tra singolare e plurale (nè di genere! cioè tra maschile e femminile), potevo tradurre anche "ci sono degli insegnanti e degli studenti"... in genere va dedotto dal contesto! Il modo e le occasioni per fare i (rari) plurali della lingua giapponese, li prenderemo in considerazione quando parleremo D. PARTICELLE CHE MARCANO IL COMPLEMENTO DI COMPAGNIA (TO --> と) E QUELLO DI SPECIFICAZIONE (NO --> の) Vediamo un altro paio di titoli di anime: Honey and clover Yami to boushi to hon no tabibito 1. HONEY AND CLOVER (Il miele e il quadrifoglio) diventa: "Hachimitsu to KUROOBAA" (purtroppo il katakana fa questi scherzi!) はちみつとクローバー 2. "Yami to boushi to hon no tabibito" (tanto per citare uno shoujo ai e pareggiare... ^^;; ) è scritto: ヤミと帽子と本の旅人。 ヤミとぼうしとほんのたびびと。 E significa: "Yami, il cappello (boushi) e il viaggiatore (tabibito) di libri (hon)" Lo so, pensate che sia assurdo, ma è in linea con l'interessante spunto della trama: esiste una dimensione che è un'unica enorme biblioteca, in cui ogni libro rappresenta/è l'accesso ad un mondo diverso, una particolare dimensione... per questo "viaggiatore(trice!) di libri" Dunque vediamo il "TO": Yami to boushi --> Yami e il cappello ...e la posposizione "NO": hon no tabibito --> viaggiatore di libri (hon; NB! Non c'è differenza tra plurale e singolare, ricordatelo!!! E' dal contesto che posso dedurre il plurale di "libro" e casomai anche il femminile di "viaggiatore"!). E. FARE SEMPLICI DOMANDE E RISPONDERE Nelle frasi interrogative in forma cortese si usa una particella, la particella KA, e non il punto interrogativo, oltre al tono della voce, per evidenziare la domanda! Ovviamente la particella KA, che si colloca dopo il verbo, va pronunciata... Notate che negli esempi del precedente paragrafo ho lasciato il ? fuori dalle "..." della frase in romaji! In jap, il ? ha cominciato ad essere usato solo di recente, ed in particolari situazioni. ES.1: "Mari-san wa itariajin desu ka"? cioè: "Mari è italiana?" NOTA: un'italiana è più giusto perchè itariajin è un sostantivo! マリさんはイタリアじんですか。 --> マリさんはイタリア人ですか。 Risposta: Sì, è italiana/No, non è italiana. Aff.: "Hai, (Marisan wa) itariajin desu." --> はい、(マリさんは)イタリア人です。 Neg.: "Iie, (Marisan wa) itariajin jaarimasen." --> いいえ、(マリさんは)イタリア人じゃありません。 Come potete vedere il tema, che è noto, nella risposta può essere omesso. Può essere omesso anche quando è ovvio (es. quando ci si presenta: "nii-nii desu." Senza "watashi wa")! *il kanji di "hito", 人 , letto "-jin", non è il modo più adatto e cortese per parlare, in questo caso, della nazionalità di qualcuno. Se stessimo parlando con lei e non fossimo troppo in confidenza (ma se sei in confidenza sai almeno il paese d'origine, no? ) sarebbe più opportuno dire "itaria no kata". Ora però volevo farvi usare il kanji di "hito", 人 (persona). "Sumimasen, JIJI wa imasu ka"? "Hai, imasu"/"Iie, imasen" --> Sì, c'è/No, non c'è すみません、ジジはいますか。 --> 済みません、ジジはいますか。 はい、います。 / いいえ、いません。 BADATE A NON USARE IL "KA" CON LA FORMA PIANA! P.e., frase errata: "JIJI wa iru ka"? Ho sostituito il cortese "imasu" con "iru"... ad un giapponese suona come: "Gigi, delfino?" (delfino = iruka) °_° Scherzi a parte, in effetti si usa la particella interrogativa anche con la forma piana (tanto "ka" quanto "kai", che suona più decisa di ka ed in effetti è una doppia particella "ka+i"), vi dico però di evitare perché al momento usate solo il verbo essere e "ka" non segue mai "da"... insomma, sarebbe un problema ATTENZIONE A COME RISPONDETE ALLE DOMANDE AL NEGATIVO!!! "Scusi, NON C'E' la torta?" "Sumimasen, KEKI wa arimasen ka"? 済みません、ケキはありませんか。 Noi risponderemmo ancora: sì, c'è / no, non c'è. In giapponese NON E' COSI'! ALLE DOMANDE NEGATIVE ricordatevi, per non sbagliare, che SI RISPONDE CON ESATTO/SBAGLIATO, piuttosto che con sì e no. Quando dentro di voi avete stabilito se è esatto o sbagliato, traducete "esatto" con "hai" e "sbagliato" con "iie". Mi spiego: "Non c'è la torta?" La mensa HA LA TORTA ==> "SBAGLIATO, la torta c'è." --> "IIE, arimasu." La mensa NON HA LA TORTA ==> "ESATTO, la torta NON c'è." --> "HAI, arimasen." Continua con l'appendice... TSUSUKU... |