Dopo tanto tempo eccoci alla tanto attesa Appendice della 5 Lezione
APPENDICE ALLA QUINTA LEZIONEè la classica "lezione da leggere" più che "da ricordare". Comunque anche se in effetti si tratta, specie all'inizio, di curiosità, dal punto di vista di un corso di lingua ufficiale, PER QUEL CHE RIGUARDA IL PARLATO, QUANTO VEDREMO QUI E' IMPORTANTE: SI INCONTRA SPESSISSIMO!
G. Sì, NO... FORSE"Ma come ?!" direte voi "Ci hai già detto che sì/no si dicono hai/iie..."
Vero... e falso... Perchè?!
Certo, hai (
はい ) e iie (
いいえ ) significano sì e no: li avete sentiti mille volte in ogni anime, ma avete fatto caso all'uso che in giapponese se ne fa?!
hai/iie son risposte molto decise... troppo decise per un giapponese.
1. SOSTITUTIVI DI HAI ( はい )Notate che i vari modi di dire sì sono spesso un invito rivolta alla persona con cui parliamo, a continuare il discorso, a proseguire nel ragionamento.
Hanno giusto un tono un po' sospensivo, come se diceste "mmm, capisco...". Questi "inviti a proseguire" sono USATISSIMI e sono detti aizuchi.
1.
Formali:- appena meno deciso di "hai" è:
haa (anche senza aspirazione: "Aa")
Gli si può dare un tono più o meno sospensivo. Posso dire: "haa!" Per un sì deciso, oppure "haa..." per un sì che conferma o invita a continuare un discorso.
- meno deciso di "haa" è forse l'aizuchi più usato: "
ee". Vuol dire "sì", ma si usa comunque un tono un po' sospensivo (reso grazie all'allungamento della "e").
- ancora meno deciso è: "
eeee". Il tono risulta estremamente sospensivo. E, no, se ve lo state chiedendo, la risposta è "no, non scherzo".
2.
Informali:
- sembra un verso... lo è, ma è molto usato, specie dai ragazzi (e a volte dalle ragazze: "
un")
- lo si può ripetere come a dire "Sì, sì. Proprio così!": "
un-un".
- Per dire "Esatto! (hai ragione)" o anche "Giusto! Ora che ci penso...", si può dire "
Sou!" o "
Sousou!" o ancora "
Sou da!" (masch.).
> Curiosità: "hai" viene usato per chiedere la parola (attirando l'attenzione), quando p.e. in classe si alza la mano... e anche per concedere la parola l'insegnante dirà "hai" o "hai, douzo" (
はい、どうぞ ), cioè "sì, prego".
2. SOSTITUZIONE DI IIE ( いいえ )Questa è l'aspetto che finora più mi è piaciuto del giapponese! Per evitare di dirti direttamente "No!" un giapponese sa fare i salti mortali!
Come si evita di dire "No"?
Dicendo: "Sì, è sbagliato..." ovvero "
ee... chigaimasu..." (
ええ、違います... )
Come possibile alternativa a iie si cita in genere "
uun"... un po' troppo simile a "un" come modo di dire sì, purtroppo. Bisogna fare ben attenzione all'allungamento della "u".
> Vediamo due modi, direi più forti di iie, di esprimere contrarietà (n.b. non significano semplicemente "no!")
- i) molto maschile, è "
Nandato!?" vuol dire "Che dici?!" ...implica che vi girano un bel po'...
- ii) "
Sonna..." lett. è ben traducibile con "una cosa del genere...". E' usata con varie sfumature:
"Sonna!" = "ma si figuri!" o "Che dice!?"
"Sonna..." = "non può esser vero..." detto spesso con aria sconsolata ^^;
"Sonna koto wa nai" = Non è vero. Due note: i) il "wa" del tema è spesso sottinteso (fateci caso "Sonna koto nai!" è davvero molto usato) ii) si può essere più cortesi ed usare "arimasen" al posto di "nai".
Ma anche, attenzione!: "Maa, sonna tokoro de/da" = "Bè, sì, è più o meno così..." Perchè "sonna" da solo non è negativo, ci va un verbo al negativo (p.e. nai) o va almeno sottinteso
3. ESPRESSIONI DI DUBBIO E DI ESITAZIONENotate che se uno è davvero in dubbio, potrebbe assentire persino con "hai", usandolo come aizuchi. In alternativa potrebbe usare semplici espressioni tipo (vado aumentando il grado di dubbio):
"
Sou desu ka"? Davvero?
"
Sou deshou"? / "Sou darou"? (masch.) E' proprio così?
"
Sou kai?" A seconda del tono varia l'incredulità. (La "i" non si sente quasi; NB questo "kai" è la versione maschile della particella interrogativa "ka")
"
Sou kana?" lett. "Così forse?" ovvero "dici che è così?"
"
Sou kashira?" Più femminile di kana
"
Sou kamo?" idem...
n.b. kamo ( = forse) è contrazione (colloquiale) di kamoshirenai
"
Sou kamoshirenai, kedo..." --> "Sarà anche così, ma..."
n.b.2. kedo (= ma) è contrazione (colloquiale) di keredo
!!!!!!!Notate che darou, deshou, kana, kashira, kamo e kamoshirenai significano tutti "forse"!
* darou e deshou sono forme del verbo essere, quindi è meglio dire che significano "forse è"... almeno da un punto di vista generico.
** darou e deshou, possono essere anche usati per chiedere conferma. Non provate ancora ad usarli in questo senso, solo non stupitevi se vi pare che un deshou venga pronunciato come fosse un "Verooo?! C'avevo ragione, no?!"
A parte vediamo un'esclamazione tipicamente maschile: "
Saa". 2 significati:
- i) "
Forza!/Coraggio!" Come esortazione ad iniziare qualcosa. Un esempio è la sigla di Higurashi no Naku Koro ni Kai, che inizia con: "Saa, wasuremashou..." = "Forza, dimentichiamo..."
- ii) In inglese viene tradotto sempre con "beats me", noi diciamo: "forse..."/"Boh!"/"Chissà..." o una cosa del genere.
!!!!!! Ricordate comunque che per un giapponese, più si esita o si è dubbiosi e più è probabile che non si sia d'accordo con lui.
Ecco delle classiche espressioni messe ad inizio della frase o da sole, per esprimere esitazione... tutte sentite mille volte
negli anime.
- Maa... = "Beh..."
- (ee) Maa, nee = "Beh, ecco, sa..."
- eeto = "Ecco..." / "Ehm..." / "Vediamo, mmm..."
- anoo... = "ecco..." / "ma, veramente..." (N.B. Anche per attirare l'attenzione, tipo "sumimasen" o "excuse me")
- nan to iu ka... = "ecco, come posso dire..."
- nanka... = "insomma, in un certo senso..."
4. ESPRESSIONI DI STUPOREChe c'entrano con "sì" e "no"? Nulla, ma già che c'ero... finiamo di "parlare del parlato".
あっ、 ... ! --> p.e. = "Ah! al ladro!/al fuoco!
Nota 1: l'uso di "
っ", scritto piccolo a fine parola, non è ovviamente più quello di raddoppiare la consonante successiva (che non c'è), ma di avvertire che si tratta di un suono che termina bruscamente.
E' USATISSIMO NEI MANGA!
Nota 2: Questa, come altre espressioni la trovate anche sul vocabolario e la dovete cercare secondo il normale ordine "alfabetico" giapponese, anche se "tsu" è scritto piccolo (che raddoppi la consonante o interrompa il suono): dovrete p.e. andare nella serie delle vocali per cercare la A e poi nella serie della T per cercare il tsu successivo!
Oya = ohi?! (sorpresa)
Are = Cos...? Ma che cav..., (dov'è il mio portafogli?!) (simile, di semplice stupore, è: "Ara" o anche "Ara'ara..."
Hee = EH?! (caspita!)
Waa... = Oooh! (ammirazione/sorpresa)
"Yare yare..." la tipica espressione del protagonista di Kekkon Dekinai Otoko. La miglior traduzione mi sembra il "Good Grief!" di Charlie Brown.
E' difficile tradurlo, diciamo che è un "oooh, buon dio..." o "azz, ma guarda te..." detto in modo un po' rassegnato o sconsolato.
H. RISPOSTE BREVI - SOU DESU...Quando si risponde ad una domanda con predicato nominale, NON aggettivale, si può rispondere "è così/non è così", ovvero "sou desu/sou jaarimasen".
>Esempio di domanda
Chiediamo: "Mariko-san è un'insegnate?"
"Marikosan wa sensei desu ka."? -->
マリコさんはせんせいですか。Notate che per la natura della lingua giapponese, questa domanda potrebbe essere rivolta a Mariko-san o ad una terza persona, non lo sappiamo se non dal contesto!
Inoltre fate caso al fatto che il nome Mariko, può essere scritto in kanji, in hiragana, ma anche in katakana, come ii questo caso, pur non essendo un nome straniero.
> La risposta per come l'abbiamo imparata è:
"Hai, (Mariko-san wa) sensei desu." -->
はい、(マリコさんは)先生です。Al negativo, "no, non è un'insegnate" (n.b. anche se è lei stessa a rispondere):
"Iie, (Mariko-san wa) sensei jaarimasen." -->
いいえ、(マリコさんは)先生じゃありません。> Ma potevo sentirmi rispondere (ed è un tipo di risposta molto più comune):
"Hai/Ee, sou desu" = "sì... è così."
"Iie, sou jaarimasen" = "no, non è così"
!!!!!!!!!Ricordate però che vale solo con i predicati nominali!
"Giulia è carina?"
"Juria-san wa kawaiidesu ka."?
ジュリャさんは可愛いですか。Poichè "carina" è un aggettivo, il predicato è aggettivale e NON SI PUO' USARE "Sou desu/Sou jaarimasen"!!! Infatti avrò...
1.
Risposta affermativa:
"hai/Ee, (Juriasan wa) kawaiidesu."
2.
Risposta negativa:
ancora non potete dire di no in situazioni simili... Anche se Juriasan fosse una cozza...XD:
"hai.. (sigh...) kawaii desu..."
o volendo cavarvela in qualche modo potreste dire: "maa, kanji no ii ko desu ne", scritto:
まあ、感じの良い子ですね。 ovvero "Mah, è simpatica..."
Tornando seri, anche se non ha riso nessuno, vi faccio presente che così abbiamo già visto due espressioni in cui torna "SOU DESU...". Questa è l'espressione forse più usata del giapponese!
"
Sou desu ka"? A seconda del tono che fate può essere un modo di esprimere dubbio o interesse per l'argomento... un po' come per noi la frase "Ma dai! E' proprio così?!". Se il tono della domanda è realistico e forte, allora significherà qualcosa tipo "Sul serio?/Davvero?"
"
Sou desu ne" pronunciata con tono discendente/pensieroso significa "mmm, capisco" o "mmm, dev'essere così in effetti..." o "immagino..."
Ma! "Sou desu ne?" Con tono di domanda, serve a chiedere conferma,
"non è forse così?" o "ho ragione no?
Spesso poi potreste sentire anche "
Sou desu yo ne", dove yo è una particella rafforzativa, enfatizzante -> "E' proprio così, no?" Nel senso che ve lo aspettate/lo sapete bene che non può essere diversamente da così.
I. COSA SI PUO' SOTTINTENDERE?Se qualcosa nel contesto è chiaro, lo si può sottintendere: si può sottintendere il tema!
Si possono sottintendere persino le posposizioni dei complementi (!!!) in frasi semplici e brevi (aahhh, meno male...).
Una sola cosa non potete trascurare: anche se rispondete velocemente, NON POTETE MAI DIRE SOLTANTO Sì/NO (hai/iie),
NON POTETE MAI OMETTERE IL VERBO!!!
ES.: "Hai già mangiato?" = "Mou, tabemashita ka."?
"Hai"-> non va bene! Si dice: "hai/ee, tabemashita"
Un aizuchi come ee, un, maa o maa ne... potrebbe essere utilizzato da solo, ma non è cosa da lingua scritta.
Ragion per cui attenetevi alle regole per il momento: specie essendo solo agli inizi, sottintendere non è il caso finché non siete certi di quel che fate... (senza contare che per sottintendere qualcosa nella lingua scritta, si fa tutto un po' più complicato)
!!!!!!!!!L'unica eccezione è il verbo essere (desu), nei predicati aggettivali. L'avete già sentito... p.e. appena partono i fuochi d'artificio (hanabi), lei esclama sempre "kirei" (vi ricordo che la pronuncia italiana è chiree...).
In effetti dovrebbe dire "kirei da" o "kireidesu" (più cortese), ma il verbo essere può essere sottinteso in questo caso.
J. RIEPILOGO DELLE POSPOSIZIONISe dopo un nome trovo una delle posposizioni di sinistra, allora quel sostantivo svolge il ruolo scritto a destra! Nota: ne approfitto anche per chiarire delle cose.
NOME + は -----> TEMAEs.: "Boku wa Ken'ichi desu". Spero ormai sia chiaro a tutti.
Perchè però ho scritto "Ken'ichi"? Per mettervi in guardia: bisogna stare attenti! Non è ke + ni + chi, ma ke + n + i +chi. Ecchissene?! No, è importante! Perchè se no per certe parole ci si illude di aver capito con che kanji sono scritte e poi si sbaglia... P.e. Avrei potuto credere che kenichi fosse scritto con un kanji letto "ke" e uno letto "nichi", invece sono i kanji di "ken" e di "ichi", chiaro?
NOME + が -----> SOGGETTOCome esempio ho scelto un titolo di anime (beeelllooo... ehm...)
Kimi ga Nozomu Eien = "Tu desideri l'eternità" (in effetti è una relativa: "L'eternità che (tu) desideri")
scritto:
君が望む永遠 --> きみがのぞむえいえんIl soggetto lo vedete bene, è "kimi ga", cioè "tu". Ho scelto, però, questo titolo apposta, perchè evidenzia una cosa che abbiamo detto da poco: le particelle possono essere omesse se è ovvio il significato della frase. Se ci fate caso manca nel titolo la posposizione per il complemento oggetto!
Curiosità: con un altro kanji per nozomu la traduzione sarebbe "Tu fronteggi l'eternità"
NOME + を -----> Complemento OGGETTOEs.: "Ryuk ga ringo wo tabemasu"
Immagine = "Ryuk mangia le mele" è scritto:
リュクが林檎を食べますNOME + と -----> Complemento di COMPAGNIA O UNIONEAltro anime: Rosario to Vampire
NON traducetelo, per carità, il rosario AL vampiro! Il titolo è scritto:
ロザリオとバンパイア ovvero "Il rosario E il vampiro".
NOME + の -----> Complemento di SPECIFICAZIONEPrima un esempio semplice: "il libro di Laura", in jap si inverte.
Infatti diventa: "Raurasan no hon" (dove hon = libro).
Dopo un anime recentissimo come "R to V", passiamo ad un super classico:Nausicaa della Valle del Vento
Kaze no Tani no Nausicaa:
Nausicaa della valle (tani) del vento (kaze) è scritto:
風の谷のナウシカ!!!!!!!! Come abbiamo imparato studiando la struttura della frase in giapponese, a parte il tema, ciò che è secondario viene prima di ciò che è più importante (come il verbo, che va alla fine!).
Dunque il soggetto principale, p.e. Nausicaa, arriva per ultimo in jap: prima dico "vento" che qualifica "la valle". Specifico che si tratta non di una qualsiasi valle, ma di quella del vento. Poi, dopo "vento" arriva il termine "valle" che a sua volta specifica che non sto parlando di una qualsiasi Nausicaa, ma di quella che proviene dalla "valle" del vento.
Quindi usando le parole italiane, un giapponese scriverebbe:
Vento del | Valle della | Nausicaa
Kaze no --- Tani no --- Nausicaa
Le posposizioni non sono certo tutte qui, ne esistono moltissime... e questo discorso era più per "farvele conoscere" che altro, appena avrò relizzato il topic riassuntivo che sto preparando vi proporrò dei link alle singole particelle, molto più curati.
Per il momento potete anche dare un'occhiata su wikipedia ITA o ENG. Inutile dire che quella italiana è poverissima... anzi, per la precisione non ha nemmeno una pagina tutta sua...
K. ANCORA HIRAGANA! Ma non era finito?!Tutti i kana il cui suono termina per "i" possono combinarsi con i 3 kana della "serie della Y":
や ゆ よ , rispettivamente ya, yu e yo.
Dunque i kana di: ki, gi, shi, ji, chi, ni, hi, bi, pi, mi e ri cioè, nell'ordine
き ぎ し じ ち に ひ び ぴ み りpossono essere scritti normalmente ma con vicino un piccolo
や , o un piccolo
ゆ o un piccolo
よRisultano così nuovi suoni possibili:
き -->
きゃ きゅ きょ (sono, nell'ordine: kya, kyu, kyo)
ぎ -->
ぎゃ ぎゅ ぎょ - gya, gyu, gyo
し -->
しゃ しゅ しょ - sha, shu, sho
じ -->
じゃ じゅ じょ - ja, ju, jo
ち -->
ちゃ ちゅ ちょ - cha, chu, cho
に -->
にゃ にゅ にょ - nya, nyu, nyo
ひ -->
ひゃ ひゅ ひょ - hya, hyu, hyo
び -->
びゃ びゅ びょ - bya, byu, byo
ぴ -->
ぴゃ ぴゅ ぴょ - pya, pyu, pyo
み -->
みゃ みゅ みょ - mya, myu, myo
り -->
りゃ りゅ りょ - rya, ryu, ryo
Fate attenzone alla differenza nel suono, specie dove compare la y, perchè è più difficile!
Se scrivo
みゃ , pronuncerò "mia" in italiano, ma se
scrivo:
みや , pronuncerò "mì-ià" come in Miyako.
Jaa ne!