Il Bazar di Mari - manga, anime, Giappone

Posts written by MURASAKI-SAN

view post Posted: 10/3/2010, 18:11     Salone delle Feste! - La festa è qui
Grazie a tutti !! ^^
La torta di Leo ha una decorazione perfetta per me *_*
Nevica come 23 anni fa quando sono nata... a differenza che nn avevo la varicella :onion10:
view post Posted: 9/3/2010, 20:31     Uomo sposa un personaggio dei videogames - Giappone
A me fa molta tristezza... c'è sposarsi con un qualcosa che nn ti può rispondere che nn può mangiare con te, con cui nn puoi parlare e nemmeno dormire , nn ci sente amati come con una persona vera, mi chiedo come faranno un figlio XD
forse l'unico vantaggio è che hanno poche valige in macchina nei viaggi...
E poi se gli cade la console o gli sporca o si strappa il cuscino ?
view post Posted: 6/3/2010, 22:06     LEZIONI DI GIAPPONESE - Giappone
Il tema e il soggetto la maggior parte delle volte sono gli stessi... quindi nessuna..

però a volte non lo è .....
provo a spiegartelo ma sinceramente nn so quanto sia giusto, magari chiedo al sensei

dunque prendiamo 2 frasi dalla lezione...

- Io (soggetto) sono spesso lo studente con il voto più alto della classe.
in questo caso IO è anche il tema perchè parliamo di me...
(sono io e non un altro!; oppure: tu sei brava nello sport, però io...)

- Io (soggetto) in matematica (tema) sono spesso lo studente con il voto più alto della classe.

il tema nn so più io ma è la MATEMATICA perchè parliamo nel contesto della matematica
(Io sono bravo, ma solo in matematica, perchè in letteratura faccio schifo...)
view post Posted: 2/3/2010, 21:15     LEZIONI DI GIAPPONESE - Giappone
dove ricordiamo il verbo essere, aggiungiamo i pronomi personali che ancora non sapevamo, e vediamo le "coniugazioni" e il modo più semplice di esprimere i verbi al presente e al negativo

I verbi giapponesi rispetto a quelli italiani "spaventano" per la loro regolarità... noi non solo ci ritroviamo ad avere 1a, 2a, 3a persona singolare e plurale, ma anche tantissime eccezioni (verbi particolari come porre, trarre, tradurre, e pure fare, dire, volere ecc, ma anche termini doppi per una stessa voce verbale, p.e. diedi e detti, o situazioni particolari come "egli fa" e "fa' tu!" ecc.).
Il giapponese possiede 3 classi di verbi, la terza è quella dei verbi irregolari che in effetti sono praticamente solo 2.
A prescindere da ciò, non esiste nè la persona nè il numero (singolare o plurale). Per chiarirci un attimo le cose rivediamo il verbo essere e proviamo ad aggiungere le persone secondo il nostro classico modo di "cantilenare" i verbi: io sono, tu sei, lui/lei è, noi siamo...

A. RIVEDIAMO IL VERBO ESSERE E AGGIUNGIAMO LE PERSONE
Ho pensato di sfruttare quest'occasione per introdurvi i pronomi personali che ancora non avevamo visto. Altre forme più o meno gentili, oltre ovviamente ai kanji, le vedremo in un altra occasione

NB: vi ricordo che a parte "no" le posposizioni non possono andare vicino a desu, per cui supponiamo che di mezzo ci sia qualcosa e mettiamo i puntini di sospensione.

io sono --- watashi wa ...desu
tu sei --- anata wa ...desu
egli/lui è --- kare wa ...desu
ella/lei è --- kanojo wa ...desu
noi siamo --- watashitachi wa ...desu
voi siete --- anatatachi wa ...desu
essi/loro sono --- karera wa ...desu
esse/loro sono --- kanojotachi wa ...desu

Come potete vedere sopra non importa la persona nè il genere nè il numero, desu resta sempre desu! Questo vale anche per TUTTI gli altri verbi!

Qualcosa che potrebbe metterci in crisi, all'apparenza, c'è: in Giapponese esistono 4 forme dei verbi, due le abbiamo già viste, sono la forma piana e la forma cortese, poi esistono la forma umile e quella onorifica, ma queste sono usate solo nel linguaggio più formale e per molto tempo non ci riguarderanno nemmeno di striscio.

1. La forma PIANA, quella del linguaggio più informale, colloquiale, è anche la forma con cui i verbi si trovano sul vocabolario (a parte essere che si trova come desu, che è cortese). Per cui bisogna imparare ad usarla. E' anche indicata spesso come forma del dizionario.
2. La forma CORTESE o GENTILE, ha un vantaggio essenziale: è così semplice e regolare, che ci permetterà di riconoscere subito se un vocabolo è un verbo oppure no. E' anche indicata come forma in -masu.

Torniamo nello specifico al VERBO ESSERE, come copula in predicati nominali e aggettivali.  
Forma PIANA affermativa: da, | negativa: de wa nai, ではない
Forma CORTESE affermativa: desu, です | negativa: de wa arimasen, ではありません
Vi ricordo che nel parlato "de wa" spesso si contrae dando ja nai, じゃない e ja arimasen, じゃありません , rispettivamente (in effetti si potrebbero scrivere janai e jaarimasen... tanto loro non hanno spazi tra le parole e la pronuncia è naturalmente veloce).

B. RIVEDIAMO IL VERBO "ESSERCI", PER LE PERSONE E PER LE COSE
Rivediamo anche il verbo "esserci", "trovarsi", ovvero i due cosiddetti, verbi di esistenza: il primo, IRU, è usato per persone e animali, il secondo ARU, è usato per le cose (e come ausiliare per il verbo essere al negativo... e in questo caso non importa se il soggetto è una persona o una cosa, ok? E' solo una forma verbale presa in prestito!).

1. VERBO IRU - Esserci, trovarsi - per le persone e gli animali
Forma PIANA affermativa: iru, いる | negativa: inai, いない
Forma CORTESE affermativa: imasu, います | negativa: imasen, いません

2. VERBO ARU - Esserci, trovarsi - per le cose
Forma PIANA affermativa: aru, ある | [/color]negativa: [color=red] nai, ない
Forma CORTESE affermativa: arimasu, あります | negativa: arimasen, ありません

C. GENERALITA' SUI VERBI
Finalmente arrivano i verbi. Capiamo innanzitutto come sono organizzati (qualcosa di simile alle coniugazioni italiane, -are, -ere, -ire + v.irregolari).

1. I verbi giapponesi, al presente, finiscono TUTTI in -u (e sono poche le parole che finiscono in -u e non sono verbi)
2. Oltre ai verbi irregolari ci sono due classi di verbi: I dan e V dan.
*Tale classificazione spesso varia da libro a libro, questa anche se non ne conosco l'origine (primo e quinto dan, perchè? 2°, 3° e 4° dove sono?), mi sembrava la più giapponese e si trova anche su JWPce.
3. Tutti i verbi alla forma cortese finiscono in -masu !
4. Se prima di -masu manca una "i", ovvero il verbo NON finisce in -imasu, allora sarà sicuramente del I dan


D. I VERBI DEL I DAN - VERBI VOCALICI


* Tutti i verbi del I dan terminano in -eru o -iru.
* Per fare la forma cortese in -masu, perdono la desinenza -ru.
* Dunque la radice termina in vocale, per l'esattezza in E o in I, perciò sono anche detti verbi vocalici.
* I classici esempi sono miru, vedere, e taberu, mangiare.

Vediamone alcuni:
- vedere/guardare, MIRU, 見る , MIMASU,見ます
- mangiare, TABERU, 食べる , TABEMASU, 食べます
- dormire/andare a letto, NERU, 寝る , NEMASU, 寝ます 
- svegliarsi/alzarsi, OKIRU, 起きる , OKIMASU, 起きます
- mostrare/far vedere, MISERU,見せる , MISEMASU,見せます
- aprire, AKERU, 開ける , AKEMASU, 開けます
- indossare, KIRU, 着る , KIMASU,着ます
- rispondere, KOTAERU, 答える , KOTAEMASU, 答えます
- insegnare/spigare, OSHIERU,教える , OSHIEMASU, 教えます

PER FARE IL NEGATIVO
1. Alla forma piana: si elimina la desinenza -ru e si sostituisce con -nai,
es. minai (io/tu/egli ecc... non guardo/non guardi ecc), tabenai (non mangio), oshienai (non spiego), ecc...
2. Alla forma cortese: si elimina la desinenza -masu e si sostituisce con -masen,
es. mimasen, non guardo (o non vedo), tabemasen, non mangio, oshiemasen, non spiego, ecc...

E. I VERBI DEL V DAN - VERBI CONSONANTICI

Un verbo consonantico è un verbo la cui radice termina per consonante. Al presente (forma piana), il verbo finisce in -u, ma per essere seguito da desinenze particolari, come -masu (o altre che vedremo poi), perde solo la -u finale e non l'ultima sillaba come taberu.
Faccio un esempio.
Un verbo del I dan come taberu, mangiare, si comporta così:
Tabe-ru al negativo è tabe-nai, in forma cortese è tabe-masu ecc. E' vocalico perchè "tabe" finisce in vocale.
Un verbo del V dan, invece, si comporta diversamente:
PER FORMARE LA FORMA IN -MASU, si potrebbe dire che perde la -u finale e aggiunge -imasu... esempio: sentire è kiku, alla forma gentile fa kikimasu.
In effetti è meglio dire che:
- mentre i verbi vocalici perdono l'ultima sillaba, -ru, e aggiungono -masu,
- i verbi consonantici trasformano l'ultima sillaba, terminante in -u, nella corrispondente sillaba (della stessa serie) terminante in -i.

Andando in ordine alfabetico, questi verbi possono terminare in uno dei seguenti modi e la forma in masu si crea modificando proprio quest'ultima sillaba e aggiungendo -masu. E' più semplice da fare che da dire, vediamo.
Verbi terminanti in... | e verbo d'esempio
-ku: KAKU, 書く , sentire, KAKIMASU
-gu: ISOGU, 急ぐ , aver fretta/sbrigarsi, ISOGIMASU
-su: HANASU, 話す , parlare, HANASHIMASU
-tsu: MATSU, 待つ , aspettare, MACHIMASU
-nu: SHINU, 死ぬ , morire, SHINIMASU
-bu: MANABU, 学ぶ , studiare/imparare, MANABIMASU
-mu: YOMU, 読む , leggere, YOMIMASU
-ru: KAERU, 帰る , tornare, KAERIMASU
-u: KAU, 買う , comprare, KAIMASU

Vedete come la sillaba finale diviene la corrispondente in -i , prima di aggiungervi il -masu?
Kaku? KAKIMASU
Isogu? ISOGIMASU
Hanasu? HANASHIMASU
Matsu? MACHIMASU
ecc...

Notate KAERU. Perchè non è del I dan? Una regola generale, non sempre valida, dice che se la vocale E o I, prima di -ru, appartiene al kanji, il verbo è del V dan, altrimenti se non gli appartiene, ma si trova in un kana, allora il verbo è del I dan (es. taberu). Non è sempre valida, perchè ovviamente se il verbo è fatto di due sole sillabe, come "miru", la vocale E o I, apparterrà sicuramente al kanji... e la regola non mi aiuta più.

Vi chiederete perchè imparare tutto ciò, se le differenze sono così sottili tra la coniugazione di I e V dan... perchè non sono poi così sottili, incontreremo altre forme dove le differenze si faranno molto più evidenti.

PER FARE IL NEGATIVO


1. Alla forma piana: la sillaba finale diventa la sillaba, della serie corrispondente, che termina in -a, quindi si aggiunge -nai.
ES.: "scrivo" è KAKU | "non scrivo" è KAKANAI
:!: Eccezione: quei verbi come KAU (comprare), OMOU (pensare), AU (incontrare), TETSUDAU (aiutare), anche se non sembra, sono consonantici e lo dimostrano nella forma negativa piana, dove riemerge la consonante che in quasi tutte le altre situazioni è ormai scomparsa (in giapponese antico terminavano con la sillaba WU, che non esiste più).
KAU, compro | KAWANAI, non compro
OMOU, penso | OMOWANAI, non penso
AU, m'incontro con... | AWANAI, non m'incontro
KAMAU, mi occupo/preoccupo | KAMAWANAI, non mi interessa/me ne frego

2. Alla forma cortese: si elimina la desinenza -masu e si sostituisce con -masen.
Es.: "parlo", in f.piana: hanasu
"parlo", in f.cortese: hanashimasu
"non parlo", in f.cortese: hanashimasen
Visto poi che è un verbo utile e simpatico, vediamo anche kamau per vedere come le eccezioni della forma piana, alla forma cortese non fanno eccezione.
"mi occupo"/"preoccupo", in f.piana: kamau
"mi occupo"/"preoccupo", in f.cortese: kamaimasu
"non m'interesso di..."/"non mi importa", in f.cortese: kamaimasen

F. I VERBI IRREGOLARI - 為る SURU, FARE e 来る KURU, VENIRE

Come vedete nel titolo, terminano in -ru, nonostante questo, non si limitano a modificare o perdere la sillaba -ru, ma coinvolgono anche il kanji, che cambia pronuncia. Vediamo subito una "tabella" che è più semplice:
1. Verbo "venire": KURU, 来る 
Forma piana
-affermativa: kuru, 来る
-negativa: konai, 来ない
Forma cortese
-affermativa: kimasu, 来ます
-negativa: kimasen, 来ません

2. Verbo "fare": SURU, 為る; è importantissimo e costruisce moltissimi altri verbi (p.e. studiare è "benkyou suru", amare è "koi suru", ecc), per cui, come la maggior parte dei libri, visto che il suo kanji è un casino, lo eviteremo e scriveremo semplicemente: する
Forma piana
-affermativa: suru, する
-negativa: shinai, しない
Forma cortese
-affermativa: shimasu, します
-negativa: shimasen, しません


Infine una NOTA:
Per un po', finchè non dovremo tornare sui verbi per altre forme (eccetto il passato cortese), continueremo ad usare la forma in -masu.
Perchè allora studiare tutto ciò? La prima pprte, perchè sarà importante per poter trovare sul vocabolario i verbi e la seconda per via dell'importanza dei verbi irregolari suru e kuru.

Ittemairimasu! (Arrivederci!)
all'appendice!!
view post Posted: 21/2/2010, 13:05     Votazioni 11° contest - Bazar Awards e Contest
SPOILER (click to view)
Tigro ^^ quell'anime mi piace veramente una sacco ^^ anche se Lovley Complex è altrettanto bello !
view post Posted: 2/2/2010, 23:05     Super Sentai - Drama (serie tv), Film orientali live
più che s'ispirano, è proprio lo stesso telefilm modificato leggermente, infatti ogni tanto si vede qualche qualche paesaggio giappo... sn i "mitici" -_- remake americani .... molti sn quelli giapponesi...
view post Posted: 30/1/2010, 13:48     Eventi e segnalazioni! - Giappone
Io sono andata a vedere una mostra qui a Torino

"Dall'ukyo-e all'illustrazione contemporanea, la grande grafica giapponese"

dal 14 gennaio al 14 febbraio

è un piccola mostra ma con delle opere spettacolari, oltre ai classici ukyo-e c'erano molti disegni e bozzetti manga che erano una cosa da nn credere O_O anche quelli di "magica Emi" per chi se lo ricorda... molto bello infatti mi comprata anche il catalogo della mosta...

c'erano le opere di:

Yoshitoshi Abe
Kugatsuhime
Akemi Takada
Katsuya Terada
Yuko Ysukishiro
Akihiro Yamada
view post Posted: 9/1/2010, 19:53     LEZIONI DI GIAPPONESE - Giappone
nn sono mie le lezioni sono del mio sensei on line ^^ magri sapessi tutte queste cose XD
view post Posted: 9/1/2010, 15:46     LEZIONI DI GIAPPONESE - Giappone
1. CENNI STORICI E NON SOLO

Vado per punti:
- i kanji sono sino-grammi, perchè certamente vengono dalla Cina, mentre non sono più definibili ideogrammi perchè vedere un'idea dietro quegli scarabocchi può essere molto difficile
- un tempo però i kanji rappresentavano idee, poi la scrittura si è evoluta, sono nate parole e kanji più complessi per esprimere concetti più complessi, dapprima si "sommavano" in un unico carattere i concetti creandone un altro (p.e. il carattere di uomo + quello di albero = il carattere della radice yasu, , di riposo cioè yasumi: 休み Ovviamente perchè vuole rappresentare "un uomo sotto un albero si riposa"... anche se il kanji di uomo cambia un po'). O ancora: 木 林 森 sono i kanji di ki, albero, hayashi, bosco, e mori, foresta. Giustamente aumenta il numero di alberi nel kanji. E gli esempi sono tanti, e per nulla inutili, perchè vedremo che il modo migliore per molti di ricordare i kanji è quallo di costruirci dietro una frase particolare che coinvolga il significato o l'aspetto delle varie parti del kanji. P.e. con "riposo" abbiamo visto che quella specie di "1" sulla sinistra è in effetti il kanji di hito, persona, un po' schiacciato, vediamo ora un kanji molto simile a quello di yasumi. Karada, ovvero "corpo", si scrive stringendo hito (uomo) e hon (base, origine), 人 本 nel kanji di karada:  . Notate che base e albero hanno kanji molto simili, solo che nel kanji di "base" c'è un trattino alla BASE dell'albero! Similmente potete ricordarvi karada con frasi tipo:
"il CORPO è alla base dell'uomo", o volendo coinvolgere la pronuncia "(Lui le dice:) KARA-DA quando il CORPO è alla base dell'uomo?"
"Che cavolata!" direte voi... vero, ma vi assicuro che funziona, dovete solo trovare le vostre frasi, poi ogni pezzetto di kanji che scriverete vi porterà direttamente al successivo.

- ovviamente i concetti complessi possono essere espressi anche affiancando due kanji diversi, altrimenti ci sarebbero tanti kanji quante parole e sarebbe davvero impossibili ricordarli tutti. Un esempio è quello che vi ho già fatto di shuumatsu = week-end, da shuu, settimana, e matsu, fine. Un altro carino è shirankao, "indifferenza", da "non sapere" shiran (abbrev. per shiranai) e kao, viso; insomma: "uno che ha la FACCIA tosta di fare l'INDIFFERENTE perchè preferisce NON SAPERE nulla". Nante ne!

- i kanji sono stati introdotti in Jap a partire dal V° secolo dC, con "l'aiuto" di scribi coreani ...sapete quel gioco in cui ci si mette in fila e si riferisce una frase alla persona successiva, che poi la riferisce a sua volta e alla fine l'ultimo la dice ad alta voce e la frase risulta un casino? Beh, immaginate di parlare anche lingue diverse...

- Mentre "ji" significa carattere, "Kan" viene da Han, il nome di una dinastia cinese che regnò tra il 200 aC ed il 200 dC. I Giapponesi, per estensione chiamavano così tutta la Cina (anche quando la dinastia era ormai finita).


2. CARATTERISTICHE COMUNI DEI KANJI

Immaginate un popolo che non ha una sua scrittura e copia quella di qualcun altro. Problemino: vi insegnano come scrivere montagna , bene abbiamo un simbolo per "montagna", il cinese (o coreano che sia), annuisce sorridendo e dice "SAN". E voi, "no, scusa, ma io la montagna l'ho sempre chiamata YAMA, quindi continuo così, grazie dell'impegno e del tuo tempo, ma non posso convincere tutti gli abitanti del paese a dire "san" invece di "yama". A posto così? Ovviamente no. Vediamo un esempio quasi assurdo inventato da me.
Il cinese anni dopo (secoli, anche, ma in tal caso non è lo stesso cinese) torna e ti dice che hanno scoperto una malattia, il "mal di montagna", sangakubyou. Tu non l'hai mai sentita 'sta parola, però torna utile e la gente comincia ad usarla. Arriva però il momento di scriverla in un testo allora vai dal cinese e chiedi come si scrive. Sangakubyou si scrive 山岳病 , (cioè montagna-picco-malattia). E tu come tutti prendi per buona la cosa (anche perchè chiamarla yama-take-yamai può essere un fastidio, specie perchè dovresti convincere tutti quelli che la parola la dicevano solo a voce, che da quel momento devono cambiarle nome, perchè così a te viene semplice ricordarla quando la scrivi... E sai che il pastore di montagna, col mal-di-montagna o no, ti sputerà in faccia appena finisci la frase. O anche prima).
Vediamo perciò il primo punto del nuovo paragrafo...

A. COSA CI PUO' SPAVENTARE?

1. La maggior parte dei kanji hanno 2 pronunce, una cinese (on yomi, 音読み) ed una giapponese (kun yomi, 訓読み).
2. La lingua cinese, prestava i kanji al giapponese, però nel frattempo si evolveva, quando in seguito prestava una parola nuova al giapponese, uno stesso kanji importato 300 anni prima, nel frattempo poteva aver cambiato (leggermente o no) il modo d'essere pronunciato, per cui finiva che le "pronunce cinesi" diventavano più d'una (anche tre o quattro...), a seconda della parola in cui si trovavano.
3. Oppure col passare dei secoli in cina si era deciso che per una certa parola era meglio un kanji scritto in modo diverso, anche se con la stessa pronuncia e si era cominciato ad usare quello. Quel nuovo kanji però finisce anche in parole composte e nuove, quindi arriva in Jap e i Japponesi dicono: "sappiamo già come dire, "lacrime", si dice namida e si scrive così ". Ed il cinese: se vuoi pronunciarlo "namida" fai pure, però guarda che si scrive cosà: .
E il giapponese: "cavolo!, un'altra volta!"
Poi arriva il coreano che dice: "ma come, io sapevo che si scriveva:
E il giapponese: "'Tu i cavoli tuoi, mai?!".
Ok, la storia è inventata XD , e non so se cinesi coreani e giapponesi si odiano per questo o per un altro motivo, fatto sta che oggi ci sono 3 kanji che si leggono tutti namida e significano la stessa cosa...


B. QUALI SONO I VANTAGGI?

* Ve l'ho in effetti già detto, ma facciamo un altro esempio con un kanji appena usato: . Le tre lineette a sinistra sono il "radicale" di acqua, il rettangolo verticale sulla destra rappresenta un occhio... acqua + occhio = lacrime! Facile no?
* I radicali, per cui vi ho appena fornito il link a wikipedia, sono dei kanji, a volte leggermente modificati, che se affiancati l'uno all'altro costituiscono a loro volta un kanji. Sono solo 214 e a partire da questi si formano tutti gli altri kanji.
Certo, a volte, un radicale di una stessa cosa può essere scritto in un paio di modi diversi, perchè a seconda della posizione nel kanji, potrebbe finire per risultare più o meno schiacciato, o perchè a furia di scriverlo, la "calligrafia ufficiale" non saprei come chiamarla altrimenti, è cambiata...
P.e. vediamo il kanji di mizu, acqua: Potete vedere che si ripropone in quello di urina, nyou, 尿 , che ricompare anche nel kanji di sorgente, izumi, , ma qui si presenta due volte: con le tre lineette come in namida e col kanji rimpicciolito di mizu. Infine vediamo il kanji di cascata, bakufu, dove compare sia come tre trattini sia come il kanji di mizu, ma con una lieve variazione: .
* C'è un altro vantaggio: più della metà dei kanji si pronuncia come il suo radicale principale. Guardate p.e. questi kanji: 官 棺 館 管 , il primo kanji è presente, come radicale, anche nei successivi, no? Beh, colpo di fortuna, visto che il primo si pronuncia "kan", anche tutti gli altri si pronunciano "kan"!
* Le pronunce on (cinesi) sono usate quasi sempre se il kanji forma una parola insieme ad altri kanji, se invece il kanji è da solo in genere sarà usata la pronuncia kun (giappo). Non è una regola fissa, ma vale nel 90% dei casi...
* Ne abbiamo già parlato, ma vediamo un altro esempio come quello di shuu-matsu = week-end (perchè shuu = settimana e matsu = fine).
Siccome ho l'età mentale di un bambino di 5-6 anni, continuo con l'esempio dell'urina . O_O A sinistra del kanji scrivo le pronunce kun, a destra le pronunce on.
nyou 尿 , にょう , nyou = urina
nyou + michi 尿道 , にょうどう , nyoudou = strada dell'urina = uretra
nyou + michi + honoo 尿道炎 , にょうどうえん , = fiamme sulla strada dell'urina = infiammazione dell'uretra O_O

Visto!? Sembra che i kanji complichino tanto le cose, invece, anche se non sappiamo la parola, anche se non ricordiamo la pronuncia, possiamo lo stesso capire il senso della frase!
N.B. per scrivere fiamme, honoo, si scrive due volte il kanji "hi" di fuoco, come per albero e bosco, ma invece che scriverli affiancati li si scrive uno sopra l'altro!
* Come avete appena visto nel caso di nyou, non sempre il kanji ha più di una pronuncia, a volte (100 kanji circa) ha solo la pronuncia on o solo la kun!


I PRIMI KANJI

Spesso i kanji vengono studiati, con immagini che spiegano l'ordine dei tratti (cercate un dizionario di kanji che ce l'abbia!), con la pronuncia giapponese scritta in hiragana e quella cinese in katakana (visto che il cinese è una lingua straniera... il katakana ci sta, no?). Io però sono dell'idea di usare il romaji, specie perchè credo che in pochi abbiano già studiato i sillabari... ma scrivetemi in 30 che non volete il romaji ma i kana ed io vi accontento.

L'idea è di far così:
pronuncia/e kun (giapponese) = significato principale (del kanji da solo, nella pronuncia jap)
:-D KANJI
pronuncia/e on (cinese)

* parole di esempio
* per le varie pronunce,
* cominciando da quelle kun.

Attenti:

* Se trovate un + dopo la pronuncia significa che la consonante della sillaba della parola successiva verrà raddoppiata... insomma, scrivo + perchè in romaji non posso fare un piccolo tsu.
* Se trovate un - prima o dopo la pronuncia kun, significa che non può stare da sola ed avrà qualcosa prima ( -ka) o dopo (ka-), ovviamente un altro kanji o dell'okurigana. Anche: I-(-kiru) quindi il kanji si legge "I" ma da solo non sta.
* Se trovate // non esiste una pronuncia kun (oppure on).
* Per una pronuncia on, scriverò in maiuscolo se può costituire una parola a sè. P.e. la pronuncia cinese del kanji di "base" è hon e si ritrova in hontou, ma anche in hon, libro. Quindi scriverò HON.
* Esistono pronunce irregolari per certe parole, a volte risulta difficile capire come è pronunciato ciascun kanji. E' per lo più inutile studiarle, quando uno impara la parola, impara con che kanji è scritto, e come si pronuncia. ES. oggi si scrive con i kanji di adesso e giorno, e si dice kyou... ma le pronunce di adesso e di giorno non c'entrano nulla con kyou. Comunque sono davvero poche parole.


Comunque lo studio dei kanji è un'impresa solitaria. A tratti divertente, a tratti meccanica da morire di noia.
Vi divertirà scrivere parole "complesse" in kanji avendoci costruito sopra storie buffe , e vi entusiasmerà accorgervi di saper scrivere parole sentite negli anime o leggere scritte in jap in anime o manga.
Tuttavia studiare di rado è divertente, posso solo augurarvi che lo sia.
Un'avvertenza dall'esperienza personale: attenetevi sempre ai kanji che state studiando: se tra le parole d'esempio trovate kanji semplici/che vi piacciono, voi registrate e ricordate la parola, ma NON ANDATE A CERCARLO! Finireste per perdervi, un kanji dopo l'altro, perchè "una parola tira l'altra"... e i kanji pure...

alla prossima con alcuni kanji
view post Posted: 9/1/2010, 15:29     LEZIONI DI GIAPPONESE - Giappone
è questione d'esercizio e costanza se ti piacciono li impari subito ^^
view post Posted: 6/12/2009, 18:57     Votazioni 10° contest - Bazar Awards e Contest
SPOILER (click to view)
Eh... nn ci credo ho un voto XD grazie Ynne, Dio ti benedica!


Edited by Mari chan - 7/12/2009, 17:27
view post Posted: 2/12/2009, 17:14     Votazioni 10° contest - Bazar Awards e Contest
devi scrivere il nick anche sotto spoiler se vuoi è la nuova regola!
view post Posted: 26/11/2009, 14:34     Salone delle Feste! - La festa è qui
Otanjoubi Omedetou Cloud-kun!!! inizi a diventare vecchio XD no scherzo sarai eternamente giovane XD

お誕生日おめでとう


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922 replies since 24/8/2006