Neil Gaiman.... non c'è bisogno neanche di descriverlo per me, ma, nel caso qualcuno non lo conoscesse ecco un po' di biografia rubata da wikipedia.
Neil Richard Gaiman
Nato a Por
tchester, in Inghilterra, il 10 novembre 1960 da una famiglia ebraica di origini polacche ed est-europee, comincia la sua carriera come giornalista. Scrive racconti di fantascienza per riviste erotiche e sceneggiature per fumetti.
Arriva alla DC Comics debutta con Black Orchid, un oscuro personaggio della DC, che trasforma completamente.
Ottiene la consacrazione come sceneggiatore di fumetti grazie a Sandman, noto personaggio della linea Vertigo, sotto-etichetta della DC Comics
Tra i suoi romanzi si ricordano Nessun dove (Neverwhere), nato come serie televisiva, edito in Italia da Fanucci, Stardust, anche questo uscito per la Magic Press, e Good Omens, scritto a quattro mani con Terry Pratchett. Molte delle sue storie brevi sono state raccolte in Smoke and Mirrors: Short Fictions and Illusions. Il suo romanzo, American Gods, pubblicato in Italia da Arnoldo Mondadori Editore, venne premiato con un Hugo quale miglior romanzo.
Da segnalare anche la sua collaborazione con il musicista Alice Cooper, per il quale ha scritto il concept album The Last Temptation. Inoltre, sempre in ambito musicale, è da ricordare che Gaiman viene menzionato nei primi tre dischi di Tori Amos, Little Earthquakes, Under The Pink e Boys For Pele.
Nel 2003 ha scritto 1602 per la Marvel Comics e disegnato da Andy Kubert, in cui propone una versione alternativa dell'intero universo Marvel, ambientandone le origini nell'anno 1602. Sempre per la Marvel, nel 2006 ha sceneggiato la miniserie Eternals, disegnata da John Romita Jr., con protagonisti gli Eterni creati da Jack Kirby.
Parte che io lo amo a prescindere per "SandMan"
Amo particolarmente il fatto che usi sempre divinità, dei della quale mette in mostra il loro potere divino, ma anche la loro parte umana fatta di dolore, pentimenti ed anche di cattiveria, furbizia.
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"Good Omens" o "Buona Apocalisse a Tutti" non spaventatevi per il titolo XD
Per me l'ironia di questo libro è un qualcosa che non si può dire, ho sorriso, senno anche riso molte volte.
Con questo libro ho iniziato ad amare Gaiman.
Poi, sinceramente parlando, Crowley ed Aziraphael ( con tanto di bentley di Crowley) sono, decisamente un mito.
Unica pecca del libro, però, è che di Azirapahel si sa poco e nulla, ed il finale lascia spiazzato, con la speranza che ci sia un'altro libro....
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"American Gods"Di tutt'altro genere, praticamente il contrario di "Good Omens".
I protagonisti di questa storia sono le antiche divinità dei pantheon mondiali, arrivate in America con gli emigrati, che hanno portato con loro, inconsapevolmente, la loro fede e le loro tradizioni.
Gaiman qui da vedere la crudeltà, attraverso dei brevi racconti di poche pagine, durante il periodo "Della tratta dei negri (se i scrive così se no, modificate)" Di come le persone siano crudeli.
Di come gli dei delle volte, siano crudeli, infimi, infami, ma anche soli, tristi.... qualcosa che tocca il cuore e rimane impresso.
Ed il finale, il finale fa piangere e, sopratutto lascia spiazzato.
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"I ragazzi di Analsi"Iniziato a leggerlo sono circa a metà libro....
Promette bene, sembra carino.
Come solito centrano le divinità.
Mi provoca solo un po' di pietà nei confronti di Charlie, o Ciccio Charlie, un ragazzo che si è visto portate via praticamente tutto dal fratello gemello Ragno, che ha ereditato il potere del padre, Analsi.
Non posso ancora dare un commento, ma è positivo del resto.
Gaiman inoltre ha scritto:
-Nessun dove
-Stardust Illustrato da Charles Vess.
-A walking tour of the shambles . Scritto con Gene Wolfe.
-Il cimitero senza lapidi e altre storie nere
-Coraline
-Il ragazzo dei mondi infiniti . Scritto con Michael Reaves.
-Il figlio del cimitero
E, anche se Wikipedia non lo scrive, se non vado errato ha scritto la scenegiatura di qualche episodio di
Doctor who e SupernaturalVoi che ne pensate?
Io lo stimo.
XD
