Dylan Dog: Trilogia extraterrestrecontiene Dylan Dog 61, 131 e 136CITAZIONE
L'indagatore dell'incubo alle prese con gli inesplorabili segreti dell'universo: Per la prima volta riunita in un unico volume la trilogia Ufologica di Dylan Dog, scritta da Tiziano Sclavi e disegnata da Bruno Brindisi.
In Terrore dall'infinito, Dylan accetta di seguire il caso di Whitley Davies, un uomo la cui vita è ossessionata dalla presenza degli Alieni.
Ma la faccenda è incredibilmente più complessa.
Lo Stesso personaggio si ritrova nella seconda storia, Quando cadono le Stelle; qui nell'indagine finisce per essere coinvolto anche il governo britannico, e forse non solo quello.
La trilogia si conclude con Lassù qualcuno ci chiama, in cui gli Extraterrestri sono al centro di del dramma di un villaggio del Galles e questa volta Dylan Dog si ritrova ad avere una spalla d'eccezione: Humbert Coe (ispirato a Umberto Eco), uno dei massimi esperti nella decrittazione di messaggi in codice.
Tre straordinarie avventure del personaggio più amato del nuovo fumetto italiano.
Dylan Dog # 61 - Terrore dall'infinitoPrima parte della Trilogia, decisamente interessante e misteriosa con gli Alieni che pur apparendo subito, lascia diversi dubbi sulla realtà e il sogno con un Dylan abbastanza scettico a riguardo e aiutato da uno psicanalista ancora più scettico, e con un finale sorprendente.
Dylan Dog # 131 - Quando cadono le stelleSeconda storia per certi versi ancora più strana con un Dylan dubbioso di un Whitley davis con il cancro (fra l'altro ho trovato utile il riassunto breve con la trama di whitley davis) con il mistero della mucca del 1955 che è forzato e pur avendo poi una sua logica non convince sempre in pieno, con l'esercito che come dice Dylan è troppo....
buoni i disegni ma poco groucho.
Dylan Dog # 136 - Lassù qualcuno ci chiamaDevo dire che è stato interessante l'idea di unire il mito della torre di babele, il tutto collegato al villaggio gallese di Llangwntffrewd yngngwynf, con una serie di scene anche divertenti come quella del pub, con anche una dose di crisi politica, e una bambina scomparsa, in una trama più adatta a martyn mister che dylan, con una parte finale che ho trovato confuso, e anche troppo aperto, seppur ben disegnato.
Ho apprezzato il resto del volume con i suoi editoriali, che spiegano bene come Dylan non affronti solo zombie e simili e del suo rapporto da fan di Umberto Eco, cosi come molto buoni anche i colori usati nelle storie, per la prima volta (all'epoca) colorate.